Scioperi marzolini
Non capita spesso di assistere ad uno sciopero generale alla settimana. Il giorno 1 sciopero-scuola dei sindacati di base CIB Unicobas, Confederazione Cobas, contro la riforma Moratti. Ma senza alcun coordinamento significativo. Il giorno 7 sciopero del SULT nelle ferrovie contro i licenziamenti seguiti al programma televisivo Report. Il giorno 12 sciopero di solo due sindacati di base, CUB ed USI-AIT contro la politica economica del governo e contro la concertazione. Il giorno 26 sciopero di Cgil-Cisl-Uil contro la riforma delle pensioni, per la ripresa della concertazione. Purtroppo, alla generositą messa in campo da decine di migliaia di lavoratori nell'aderire a questi scioperi per esprimere l'ampia protesta contro il governo, non corrisponde una situazione sindacale all'altezza delle aspettative di classe, come dimostrato dalle lotte nei trasporti.
Il sindacalismo di base sembra essere passato da una situazione di scomposizione gią osservata lo scorso autunno ad un ben pił preoccupante stato di decomposizione di ogni forma di coordinamento. Singoli punti di forza in alcune categorie o localitą non sembrano essere pił sufficienti a sostenere un progetto alternativo su scala nazionale. Il sindacalismo confederale cerca di ricostruire le condizioni per un nuovo patto concertativo, magari con l'aiuto di una rinnovata Confindustria. Eppure i contratti gią firmati (autoferro, commercio, turismo, chimici) non consentono illusioni sulle scelte di Cgil-Cisl-Uil. Ed il vicino congresso FIOM potrebbe mettere fine all'anomalia in casa Cgil. A noi il compito di lavorare per l'autoorganizzazione e l'autonomia di classe.
il romito
da Alternativa Libertaria - marzo 2004, foglio telematico della FdCA