4° CONGRESSO

Federazione dei comunisti anarchici

Firenze, 14-15 maggio 1994

Mozione:

PROGRAMMA DI AZIONE DELLA FdCA NEI MOVIMENTI SOCIALI

 

La situazione politica e sociale determinatasi in Italia nell'ultimo quinquennio, sanzionata dall'avvento al governo di Berlusconi, la crisi di proposte e di linea politica che caratterizza la sinistra, ci indica chiaramente che i settori di intervento nel sociale già individuati, devono essere valorizzati all'interno di un programma di intervento politico-complessivo.

La crescita dell'opposizione di classe deve far leva su quella che è la base sociale di azione privilegiata per i comunisti anarchici: la classe degli sfruttati, che in larga parte si identifica coi lavoratori dipendenti. Perciò vanno intessuti rapporti con le strutture organizzative a livello sindacale, da quelle auto-organizzate, a quelle tradizionali della CGIL, valutando la natura dei rapporti che instaureremo in relazione ai concetti di autonomia e unità della classe che le strutture suddette esprimono.

Resta comunque indispensabile definire quali sono i referenti sociali, ovvero i ceti sociali che fanno da sostegno e da appoggio a questa azione di classe.

Un elemento che permette di individuare questi strati sociali è sicuramente la loro collocazione, anche in prospettiva, nel mercato del lavoro. Una larga fascia degli attuali lavoratori dipendenti sarà sempre più in condizione precaria, sottoccupata, parzialmente o per nulla occupata. Giovani, immigrati, studenti parcheggiati a lungo nella scuola.privi del titolo di studio con valore legale, sono gli elementi caratterizzanti di tale situazione, già ora sempre più indirizzata nella prospettiva della completa deregulation del mercato del lavoro perché dalla flessibilità siamo passati allo spezzettamento più completo della forza lavoro, all'incertezza totale, alla destrutturazione piena di esso.

Passando quindi a individuare gli elementi sociali aggregabili a un progetto di opposizione di classe rileviamo che sono senz'altro questi gli strati da privilegiare per il nostro intervento, all'interno dei quali bisogna operare per far nascere forti movimenti sociali.

Immigrati

Il loro uso come elemento di sottoccupazione, di ricatto della forza lavoro occupata e disoccupata, di indirizzo delle masse verso obiettivi distorcenti come il razzismo, è già iniziato da tempo ed aumenterà. Sarà sempre più necessario invece ricorrere a strutture organizzative di immigrati aggregati alle organizzazioni sindacali, autogestionarie o tradizionali che siano, che permettano di far crescere una solidarietà e una chiara coscienza di classe in questo strato sociale.

Come prima iniziativa del programma minimo della FdCA sarà reimpostata la mostra sull'IWW che affronta problemi simili esistenti all'inizio secolo, mettendo in rilievo il ruolo degli immigrati come elemento di divisione della classe, i quali, attraverso una struttura sindacalista rivoluzionaria, diventano militanti a pieno titolo della lotta di classe e si pongono anzi come punto di riferimento per una forte aggregazione su posizioni di classe. Una volta risistemata, e la FdCA deve anche dare un piccolo fondo per realizzare questa proposta, bisogna usare la mostra, portandola ovunque uno di noi possa andare per un dibattito, per gestirla come strumento per costruire lavoro politico.

Disoccupati

E' evidente che essi possono divenire l'elemento di punta della conflittualità sociale del periodo prossimo. La Francia insegna che su un problema come questo si può aggregare sia le forze sindacali tradizionali (almeno CGIL), che altre strutture sindacali, associazioni di immigrati, associazioni varie, strutture di giovani, studenti, immigrati. Dobbiamo quindi in un lasso di tempo breve (almeno a settembre-ottobre), trovare gli agganci con altre forze, dalla sinistra della CGIL, ai Cobas scuola, CUB, Senza Frontiera…, per lanciare una campagna in tal senso, una serie di manifestazioni, di iniziative di denuncia, partendo ad esempio da manifestini che rendono noti i dati relativi al numero dei disoccupati e sottoccupati sul territorio, fosse anche una città soltanto.
La FdCA assume come obiettivo da articolare nel territorio l'impegno, laddove è possibile ed opportuno, alla creazione di comitati per la riduzione dell'orario di lavoro e/o la difesa dei servizi sociali dove far convergere lavoratori e disoccupati. 

Donne

Il ruolo delle donne riportate all'interno della famiglia costituisce un tassello del disegno di scomposizione del movimento dei lavoratori per la forte carica di ricatto, non solo occupazionale, che rappresenta.

Infatti così non solo si ridimensiona il movimento dei lavoratori, creando disoccupazione occulta, ma si determina una situazione differenziata delle donne, sottoposte anche all'eventualità di pagamento dei loro servizi dentro la famiglia, a un ruolo subalterno.

Il potere di conservazione sociale restituito alla famiglia (espresso simbolicamente nella creazione del ministero apposito), ricostruisce quei rapporti gerarchici a livello interpersonali che anni di lotte femministe e del movimento operaio nel suo complesso avevano in parte distrutto, e carica sulle spalle delle donne, non riconosciute con gli stessi diritti degli uomini, tutto il peso dei servizi sociali smantellati e in via di definitivo smantellamento.

Anche per queste ragioni l'attenzione deve andare ai vecchi, pensionati e "fasce deboli" nell'attuale struttura economica come fasce sociali che potranno dar segni di normalità o di opposizione, ma per i quali, del resto, è indispensabile ancor più degli altri strati, un aggancio alle strutture e alle linee di intervento delle organizzazioni di classe.

Giovani e studenti

Questa è la fascia sulla la quale la FdCA deve lavorare parecchio, cercando, ove possibile, accordi, anche di tipo culturale, con altre strutture del movimento anarchico (Associazione Sbattezzo e FAI) che con altre forze, per iniziative sulla scuola.

Come FdCA debbiamo mettere in luce attraverso una campagna apposita gli aspetti più spiccatamente propri del comunismo anarchico rispetto alla scuola:scuola come strumento di controllo del potere capitalistico sulla forza lavoro, contenuti e metodi autoritari, diritto all'uguaglianza, anche rispetto all'uso della scuola. Ma soprattutto quali aspetti economici sono sottesi al disegno di impadronirsi della scuola pubblica da parte delle forze clericali e confindustriali; trasmissione di un sapere ideologizzato e finalizzato alla conoscenza dell'attuale potere economico, trasferimento di risorse dal pubblico a settori e gruppi economici conservatori, anche attraverso l'abolizione del valore del titolo di studio che incide sulla struttura del mercato del lavoro.

Obiettivo della campagna: ristabilire una cultura libertaria e di classe, obiettivo primario è la battaglia per la scuola pubblica laica, da perseguire in tutti i modi, on accordi di ogni tipo. E' questo uno degli obiettivi fondamentali della possibilità di esistenza della sinistra di classe in Italia e come tale va perseguito in ogni modo.

Come FdCA dobbiamo fare subito un manifesto e una serie di iniziative su questo punto, anche richiamandoci alla Costituzione come punto di partenza per affermare il diritto inalienabile alla parità di trattamento per la soddisfazione dei bisogni primari come l'istruzione anche invocando per sostenere tale richiesta i principi di libertà borghese. Occorre affermare la necessità della laicità e intensificare la battaglia contro la confessionalizzazione della scuola. Questo è un obiettivo sul quale si devono fare sia battaglie come libertari sui principi libertari, ma anche invocando il rispetto delle norme costituzionali, se necessario, per far muovere i primi passi e aiutare a crescere un movimento di opposizione vero e realmente alternativo.

Su questi obiettivi e contenuti è possibile aprire un confronto e un lavoro comune anche con i centri sociali, nei quali convivono esperienze significative accanto ad atteggiamenti nichilisti che vanno contrastati.

Riportare la nostra presenza all'interno del settore giovanile significa anche questo: introdurre all'interno dei centri sociali elementi di dibattito qualificato, come quelli già elencati facenti parte del nostro bagaglio di intervento nei movimenti sociali.

Altri aspetti culturali fondanti del nostro bagaglio complessivo, ma in particolare essenziali per un'efficace azione di massa fra giovani e studenti sono:

  1. la ricostruzione della storia del passato recente e remoto, dal punto di vista della lotta di classe, analizzando come il potere economico ha usato la destra, ecc.
  2. una battaglia culturale e una mobilitazione antifascista, con produzione di materiale, di informazione, di formazione di gruppi di studio su problemi storici e attuali.

La ricostruzione dell'esperienza libertaria antifascista e la partecipazione degli anarchici alla Resistenza sta all'interno di questo programma come un momento fondamentale.

Fondamentale per tutti questi aspetti è programmare un collegamento costante fra

Si demanda al dibattito nella Segreteria e delle altre strutture il compito di impostate e segnalare la progressione della campagne dell'organizzazione politica su questi temi.