"NO MUOS" - Che la Sicilia sia ponte fra popoli in un Mediterraneo di pace
Il 6 ottobre in più di 4.000 a Niscemi (CL) contro la costruzione de MUOS (Mobile User Object System), sistema altamente strategico per la Marina USA per il controllo satellitare e istantaneo di tutto il mondo. Il MUOS comprenderà quattro impianti di stazione a terra:
- Australia circa 30 km a est di Geraldton, dove nella stessa giornata c'è stata una analoga protesta popolare;
- Sicilia a Niscemi, a circa 60 km dalla Naval Air Station di Sigonella;
- Sud-Est della Virginia;
- isole Hawaii.
Questo mostro, di guerra e distruzione, appena sarà completato avrà il compito di coordinare tutte le azioni di guerra a distanza, dromi, sommergibili, bombardieri e tutte le armi di distruzione saranno coordinate per intervenire in qualunque parte del mondo, colpendo a distanza distruggendo città e uccidendo, chiunque si opponga al dominio imperialistico.
Al grido "Noi il MUOS non lo vogliamo" un lungo corteo di donne, bambini, militanti, ha manifestato il proprio dissenso alla costruzione del MUOS - lavori che a dire il vero, grazie alle autorizzazioni della Regione Sicilia, all'iniziale complice silenzio delle amministrazioni locali e alle garanzie date dal governo italiano agli USA, sono quasi ultimati. Manca solo la posa delle gigantesche parabole.
La manifestazione è stata preceduta dalla notizia dell'intervento della magistratura che ha posto sotto sequestro l'area per la violazione dei vincoli ambientali, l'area interessata è dentro la riserva ambientale della Sughereta.
Sicuramente questo ha dato più slancio alla protesta, alla partecipazione popolare dei cittadini di Niscemi, anche se, come evidenzia il comunicato stampa del Coordinamento Regionale dei Comitati NO MUOS, non bisogna fermarsi e continuare fino alla definitiva rinuncia degli USA al loro progetto.
Come militanti Comunisti Anarchici presenti nel movimento NO MUOS, riteniamo che la comunicazione mostri un tempismo inquietante: a Niscemi il 6 ottobre bisognava dare una risposta al movimento e stopparlo, nel tentativo di rimettere in gioco la struttura salvifica dello Stato, insomma un contentino. Infatti nulla dice la magistratura sulle infiltrazioni mafiose nella costruzione del MUOS, nulla dice circa la latitanza dell'ARPA, sulle verifiche dell'impatto delle onde elettromagnetiche del MUOS che, per almeno 100 km, avranno un effetto devastante sulla salute dei cittadini, oltre a rappresentare un serio problema alla navigazione aerea dell'area, ignorando le pubbliche conclusioni a cui alcuni studiosi del Policlinico di Torino sono arrivati.
Insomma la lotta deve continuare, ci adopereremo, e in questo non siamo i soli, affinché nel movimento, cresca una maggiore consapevolezza internazionalista antimilitarista e antifascista, che si aggiunga alla legittima richiesta di autodeterminazione, della difesa della salute e della vita (la struttura sarebbe un obbiettivo principale in caso di conflitto), del sano sviluppo economico del territorio, per la difesa della libertà e della pace.
Sezione "Delo Truda" - FdCA Palermo
Federazione dei Comunisti Anarchiciottobre 2012