UN TFR DOMANI VAL BENE UNA FINANZIARIA OGGI

 

La pantomima del governo sulla riforma del TFR si è conclusa con il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti. Dietro il rinvio al 2008, si agitano alcune ragioni e tensioni:

  1. Tremonti recupera in Finanziaria 2006 i circa 700 milioni di euro che dovevano andare in 2 tranches a finanziare le imprese per l'operazione smobilizzo del TFR tramite il decreto sulla competitività ed il decreto fiscale previsto per l'autunno 2006; una bella barca di soldi da ributtare ora nel "sociale" in vista delle elezioni;
  2. Confindustria ottiene la moratoria per le imprese al 2009 e l'UDC addirittura fino al 2011 per le piccole e medie imprese, oggi come oggi assolutamente NON in grado di smobilizzare il TFR;
  3. le assicurazioni ottengono 2 anni di tempo per poter più efficacemente predisporre i loro pacchetti di polizze assicurative per adescare ed intercettare il TFR e nel frattempo continuare a premere per ottenere la portabilità del contributo del datore di lavoro anche nei fondi aperti.

Sono venuti a convergere quindi alcuni interessi tattici con altri più strategici:

Intanto svanisce l'ennesima illusione concertativa delle burocrazie sindacali che ora punteranno ad accelerare l'adesione volontaria ai fondi, non potendo contare sulla trappola del silenzio/assenso, per poter chiedere ad un eventuale governo Prodi di rivedere il decreto. Ed avendo le organizzazioni sindacali concertative rinunciato strategicamente da tempo immemorabile (ricordate l'accordo Lama-Agnelli del 1977 che cancellava le liquidazioni? poi ripristinate nel 1981 per evitare il referendum) a qualsiasi difesa della previdenza pubblica fondata sul sistema retributivo, si annunciano tempi duri in Cgil per quei pochi delegati ed attivisti contrari alla riforma del tfr ed ai fondi pensione!

In questo quadro deprimente, si pongono tuttavia alcuni problemi (poco) futuri:

In una tale situazione in cui si gioca a monopoli con i contributi dei lavoratori e le loro liquidazioni, contando sulla disinformazione e sul disorientamento, sarà necessario nei prossimi 2 anni alimentare lo scetticismo dei lavoratori e delle lavoratrici e rinvigorire la lotta per la previdenza pubblica fondata sul sistema retributivo e sulla rivalutazione del TFR senza penalizzazioni fiscali costituendo decine e decine di comitati che raccolgano l'adesione di delegati ed attivisti sindacali, di sindacati di base, di forze sociali e culturali per tenere costante una grande mobilitazione di base

FdCA - Federazione dei Comunisti Anarchici

29 novembre 2005