Sicurezza?
La Sezione di Roma della FdCA aderisce e partecipa al sit in antifascista indetto al Quarticciolo alle 18,30 del 14 maggio 2008
Sicurezza: è da tempo ormai che non sentiamo parlare d'altro. Giornali e televisioni fanno a gara nel trattare l'argomento. Destra e sinistra si rincorrono in una gara dove la prima, essendo da sempre garante del più becero populismo, sembra essere più attrezzata, ma dove la seconda sta facendo passi da gigante tanto che ormai assistiamo ad un testa a testa a chi è più bravo a nascondere o a mistificare la realtà dei fatti.
Dov'è questa sicurezza?!
È forse nei luoghi di lavoro dove quotidianamente ci ammazzano per un salario sempre più misero? O forse nelle fabbriche e nei cantieri c'è solo la sicurezza dei padroni di farla franca di fronte alle quotidiani morti ed incidenti di lavoratori e lavoratrici?
È forse all'interno delle mura familiari? O forse, in quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro per i più deboli, siamo statisticamente sicuri che avvengono 3 violenze su 4 del totale di quelle di cui sono vittime le donne?
O è forse la sicurezza, ormai assodata per sempre più famiglie, di non arrivare alla fine del mese col salario sempre più eroso dagli effetti del liberismo ed essere costretti a risparmi sempre più drastici?
O forse è la sicurezza, anzi direi la quasi matematica certezza, che prima o poi in qualche parte dell'Italia siamo costretti ad assistere all'ennesima violenza nazifascista, come quella che ci ha portato via Renato a Roma, due anni fa, o quella che ha ucciso Nicola a Verona il primo maggio di quest'anno?
Non dobbiamo farci abbindolare e dobbiamo ribaltare il loro concetto di sicurezza fatto di sfruttamento e sudditanza.
Dobbiamo gridarlo ad alta voce
Siamo noi che rendiamo le città più sicure perché costruiamo:
- l'antirazzismo e una società plurale, multietnica, solidale, dove nessuno sia illegale, costretto a nascondersi perché senza documenti e sia costretto nelle mani di trafficanti e sfruttatori senza scrupoli, perché con la contaminazione reciproca si esca dai ruoli imposti dalle culture di provenienza a partire dal rispetto e dalla conoscenza dell'identità di ciascuno;
- l'antisessismo perché ogni donna sia libera di decidere della sua vita, costruisca la sua autonomia, sia capace di difendersi dalle violenze dentro e fuori casa, abbia accesso a un salario dignitoso. Perché all'interno della vita di coppia e delle famiglie la parità sia effettiva e le unioni liberamente scelte. Perché i bambini crescano senza imparare tra le mura domestiche la sopraffazione dell'uno sull'altra, perché gli uomini non pensino di poter comprare i corpi delle donne o di poterli avere con la violenza, perché le donne obbediscano solo al proprio desiderio e alla propria volontà, perché ogni relazione affettiva sia libera e degna;
- l'autogestione degli spazi, l'aggregazione e la creatività dal basso, le iniziative culturali a alto valore e basso costo, contro la mercificazione della cultura e la desertificazione delle città;
- l'autoorganizzazione dei lavoratori, per la sicurezza e contro lo sfruttamento capitalista che ogni giorno uccide e storpia qualcun* di noi, per la difesa del reddito e la redistribuzione delle ricchezze, contro impoverimento e precarietà;
- l'antifascismo, contro i rigurgiti di violenza e di sopraffazione che inquinano le nostre città, portano la paura nelle strade e minacciano la convivenza civile;
- la difesa delle risorse collettive, l'ambiente, la salute di tutti dalle speculazioni di chi le calpesta e ne abusa per profitto personale, perché nei posti di lavoro difendiamo i nostri diritti di lavoratori, il nostro salario e i servizi pubblici, perché nelle scuole, negli ospedali, negli uffici difendiamo la laicità, la libertà e la dignità di tutt*;
- la laicità, perché non pretendiamo di imporre le nostre idee ma chiediamo rispetto per le idee di tutti.
Solo con i diritti, la libertà e la giustizia sociale possiamo rendere le nostre città più sicure.
Tutti e da oggi.
Federazione dei Comunisti Anarchici
Sez. "Luigi Fabbri" di Roma14 maggio 2008
SIT-IN ANTIFASCISTA A QUARTICCIOLO (Roma)
Ieri 14 Maggio dalle ore 18,00 alle 21,00 si è svolto a Roma in Piazza del Quarticciolo un sit-in antifascista organizzato dagli occupanti della ex questura, dal Laboratorio Sociale la Talpa, dal Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa e dalla Sezione di Roma della Federazione dei Comunisti Anarchici. La manifestazione era contemporanea ad altre iniziative dagli stessi contenuti, dislocate in altre zone della Capitale.
Il sit-in ha visto la partecipazione di molti giovani del quartiere ed ha avuto sia momenti conviviali allietati dai pezzi musicali dei rapper di Quarticciolo "Gli apostoli della strada", che momenti informativi con gli interventi dal microfono di compagni del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa e del Laboratorio Sociale la Talpa e con l'attacchinaggio di due striscioni sulla facciata del palazzo occupato che sintetizzavano il carattere comune delle aggressioni neofasciste che stanno inquinando i nostri territori in questi ultimi anni.
Alla manifestazione era presente anche un banchetto con materiale informativo e dossier sulle "eroiche" gesta dei vigliacchi in camicia nera.
I contenuti principali espressi sia dagli interventi dai microfoni che dal materiale stampato informativo è stato quello di smascherare la tesi bipartisan, della destra e della pseudosinistra, secondo cui tutti questi episodi di vigliacche aggressioni siano legati al tanto discusso fenomeno del bullismo. Tesi per la quale la violenza che ne scaturisce non ha un ben precisa connotazione socio-politica, ma nasce da un non spiegato o al massimo da un genericissimamente spiegato malessere giovanile.
Ma chi ha un minimo di coscienza sociale sa benissimo che la strisciante ideologia fascista che sta avvelenando sempre più le nostre città non agisce più, o perlomeno non sempre, con una mera specificità politica, ma sempre più assume connotati di odio sociale contro tutto ciò che è diverso.
E nella diffusione di questo malefico veleno ideologico di omologazione e sudditanza tutte le massime istituzioni del potere hanno la loro responsabilità, ad iniziare dalla Chiesa Cattolica con i suoi ostracismi contro l'autodeterminazione e i diritti delle donne e degli omosessuali, per finire alle campagne di odio terroristico contro i migranti ben orchestrate dai pennivendoli mediatici.
Per opporsi a tutto ciò è importante continuare a fare controinformazione nei nostri quartieri.
Federazione dei Comunisti Anarchici - Sez. "Luigi Fabbri" di Roma