Solidarietà al "Mario Mieli"

adesione alla manifestazione del 25 aprile a Roma

 

Alcuni giorni fa il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, nel quartiere S. Paolo di Roma, ha subito un'aggressione fascista da parte di un gruppo di squadristi che al grido "froci di merda" e inneggiando al duce, hanno danneggiato l'ingresso dei locali del circolo, mentre alcuni attivisti erano in riunione al piano superiore.

Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà al Mario Mieli, denunciamo quella che rappresenta l'ennesima aggressione che a Roma da alcuni anni lo squadrismo fascista sta mettendo in campo con una escalation di violenze, culminate qualche tempo fa nell'omicidio di Renato Biagetti a Focene.

Queste aggressioni in perfetto stile squadrista, attraverso una pratica consolidata negli anni e mai abbandonata dai fascisti, sono rivolte contro i centri sociali, le case occupate, le associazioni, contro i luoghi della sinistra e contro le singole persone non conformi alla loro bieca ideologia.

Oggi, in questo rinnovato clima di intolleranza e di rigurgiti razzisti, sessisti e omofobici anche il 25 Aprile assume un importanza particolare.

La lotta contro il fascismo, la cui più alta espressione storica italiana fu la guerra di liberazione partigiana, gia allora non rappresentò solamente lotta contro la più pura forma dell'autoritarismo capitalista ma anche lotta di aspirazione ad una società di giustizia ed eguaglianza sociale. È a quelle aspirazioni ed a quella lettura storica che l'antifascismo di classe deve riallacciarsi oggi più che mai.

Oggi più che mai perché è chiaro il tentativo bipartisan, del centrodestra e del centrosinistra, di svuotare la ricorrenza del 25 Aprile dei suoi contenuti di classe e di antifascismo militante e di trasformarlo in una mera ricorrenza "democratica".

È contro questa volontà svilente che affermiamo:
Il fascismo non è solo una forma autoritaria di sovrastruttura a cui ricorre il capitale in certe situazioni, ma esso è anche la punta di diamante di un'ideologia strisciante che attraversa la nostra società. Un'ideologia che sta nell'arrogante violenza del maschio, nella prepotente supponenza del padrone, nel bieco autoritarismo dello Stato e nel viscido paternalismo della Chiesa.

Il fascismo è il braccio violento dello Stato che t'ammazza quando ritorni a casa tardi la sera, o che t'ammazza nelle sue prigioni perché coltivavi due piantine di marijuana.

Il fascismo è l'arroganza del padrone di casa, è l'arroganza dell'imprenditore che può giocare con la tua vita, è l'omofobica ossessione della Chiesa.

Se vogliamo onorare la lotta di tanti compagni e compagne della resistenza partigiana che hanno pagato anche con la vita la loro aspirazione non solo ad un mondo libero dal fascismo, ma anche ad una società di giustizia ed uguaglianza, dobbiamo far si che il 25 aprile sia una giornata di memoria attiva e di lotta contro ogni forma di autoritarismo.

Ed è in tal senso che la sezione di Roma della Federazione dei Comunisti Anarchici aderisce alla manifestazione di Porta S. Paolo, promossa dalla rete degli antifascisti e delle antifasciste di Roma.

Federazione dei Comunisti Anarchici
Sezione "Carlo Cafiero" di Roma

21 aprile 2008