PISCIS NO BOMBAS! TRIGU NO BALLAS!

 


PESCI NON BOMBE! GRANO NON PALLOTTOLE!
Questo è uno striscione apparso durante le lotte che da tempo impegnano i pescatori di Teulada (Ca). 

In luglio, mentre si svolgeva in piazza la celebrazione di una giornata per la "pace", l’amministrazione comunale di "sinistra" non ha trovato di meglio che imporre una rassegna di inni in favore della Brigata Sassari, dell’esercito italiano. Persino dei bambini (neo-balilla?) sono saliti sul palco a marciare e salutare militarmente al ritmo delle note di guerra. Alcuni, in risposta, hanno esposto subito lo striscione in piazza, proponendosi di riprendersi la festa dei pescatori del 1° agosto. Sosteniamo anche la loro ripresa del mare contro le forze militari Nato che, durante la colossale esercitazione bellica interforze dei primi di ottobre, denominata "Destined Glory", hanno dovuto fare i conti con l’azione diretta di pescatori, donne e barche di Teulada. Un pescatore ha subito lesioni al timpano in seguito ad un cannoneggiamento a meno di 200m. Quando all’istituto zooprofilattico sono stati consegnati dei pesci, venuti a galla con le esplosioni, per determinare le cause del decesso, la risposta è stata che solo un giudice avrebbe potuto richiedere un referto simile.

7.10.04
Un sindacalista affermava: "Su un punto non intendiamo indietreggiare: la riduzione del 50% dei 15 chilometri che vanno da Teulada a Portopino. È una zona altamente pescosa, adatta ad essere raggiunta dalle piccole imbarcazioni dei pescatori, ma ritenuta pericolosa dalle forze armate per la presenza di bombe inesplose e residuati bellici. Cosa aspettano a bonificarla?" Uno socio di una cooperativa puntualizzava: "Quel tratto è essenziale per la nostra sopravvivenza e delle nostre famiglie. Ce lo hanno ‘sporcato’ con le bombe ora devono bonificarlo e restituircelo, non ci servono le elemosine di Stato, cioè miseri indennizzi che non ci ripagano né materialmente né moralmente. Da quando sono arrivati i militari ci hanno espropriato 7000 ettari di terreno, ma il mare ce lo devono lasciare".

9.10. 04
La lotta dei pescatori del Sulcis ha un primo parziale esito, dopo una settimana di blocco all’esercitazione militare della Nato e non sappiamo come e se proseguirà. La vertenza, che ha opposto le marinerie sarde al ministero della Difesa, sembra risolversi quando il sottosegretario alla Difesa Cicu ha raggiunto in barca i pescherecci dei manifestanti davanti a Capo Teulada. Cicu ha fornito garanzie sugli indennizzi per il fermo pesca legato alle esercitazioni e ha dunque ottenuto il rientro dei pescherecci in porto. Potranno così procedere le operazioni che coinvolgono dal 30 settembre truppe, navi e aerei di 11 Paesi dell’Alleanza Atlantica. Alle marinerie di Sant’Anna Arresi e Teulada, le più penalizzate per la loro ubicazione dalle zone interdette alla pesca, verrà concessa un’indennità maggiore, mentre per tutte le altre marinerie del Sulcis, da Sant’Antioco a Carloforte, verranno accelerati i tempi per ottenere i risarcimenti.

stecunga, sheherazade, DonAnt
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