1° C.N.L.A.

CONVEGNO NAZIONALE dei LAVORATORI ANARCHICI

Bologna, 11-15 agosto 1973

 

(mozione conclusiva sottoscritta dai gruppi in calce)

 

Il I Convegno Nazionale dei Lavoratori Anarchici, tenutosi a Bologna i giorni 11-15 agosto '73, dopo un'esauriente ed approfondita discussione sulla situazione generale politica ed economica, ritiene di fissare le seguenti indicazioni di massima:

Nell'ambito dell'unanime accettazione della lotta di classe, e quindi del ruolo rivoluzionario della classe degli sfruttati, classe che non detiene alcuno strumento di potere, il proletariato, si rende necessaria l'azione contemporanea di una organizzazione specifica comunista anarchica e di una organizzazione proletaria di massa al fine di realizzare l'unità, l'autonomia, la coscienza di classe e l'internazionalismo per la costruzione del comunismo anarchico.

Il rapporto tra queste due organizzazioni si caratterizza tramite un costante processo di interscambio dialettico di contenuti rivoluzionari dalla seconda alla prima e dalla prima alla seconda.

L'organizzazione di specifico si caratterizza in quanto teoricamente e strategicamente unitaria, tatticamente omogenea e non contraddittoria, composta da militanti pienamente responsabili verso di essa, non sulla base di concezioni individuali, delle proprie azioni politiche.

L'organizzazione di massa, autonoma e proletaria, è l'obiettivo strategico che il proletariato si pone al fine di favorire e di realizzare, tramite essa e congiuntamente all'organizzazione specifica, la rivoluzione sociale.

Per raggiungere l'obiettivo strategico della costruzione dell'organizzazione autonoma e proletaria, i gruppi rappresentati al Convegno, pur rifiutanti l'attacco aprioristico e non costruttivo verso i partiti della sinistra ufficiale e non, e verso le confederazioni sindacali, attacco che suscita posizioni qualunquiste e reazionarie, ribadiscono la decisa opposizione di fondo con le posizioni riformiste e verticistiche di queste forze, e si impegnano a promuovere e a costituire nuclei di lavoratori anarchici militanti al fine di aggregare attorno a questi, nuclei più ampi di lavoratori e, tramite il collegamento dell'intervento, porre la base per la costruzione di organismi autonomi e di massa in tutte le situazioni di lotta di classe, accettando però, in alcune situazioni locali, di promuovere lotte autonome movendosi, per motivi tattici, a seconda delle necessità, all'interno delle strutture sindacali per far esplodere le contraddizioni tra base e vertice.

Pertanto il Convegno ha deciso, sulla base di un lavoro comune e omogeneo:

  1. di creare un centro di coordinamento nazionale coi seguenti compiti: 
    1. pubblicazione di un bollettino interno anarco-sindacalista che contenga le relazioni e i materiali di dibattito relativi alle situazioni di lotta e al dibattito di chiarificazione;
    2. organizzare il prossimo CNLA;
    3. mantenimento di eventuali contatti internazionali;
  2. di rafforzare l'ufficio di consultazione sindacale esistente in Liguria e di promuovere la creazione di atri uffici sindacali territoriali;
  3. di creare commissioni di studio, compatibilmente con la disponibilità, sui seguenti punti unificanti per tutto il proletariato: sanità, casa, scuola, previdenza sociale e pensioni, terziario, servizi pubblici, trasporti, questione meridionale e sottosviluppo, occupazione, organizzazione del lavoro, le cui relazioni verranno pubblicate sul Bollettino Interno. 

Il Convegno riconosce come proprio fondamentale obbiettivo strategico la costruzione, sulla base dei presupposti esistenti, dell'unità di classe di tutto il proletariato. 

Il Convegno dà mandato ai gruppi aderenti di prendere contatti e sollecitare gli altri gruppi ed organizzazioni anarchiche e libertarie, oggi assenti, ad aderire, a portare il proprio contributo al Bollettino Interno e al prossimo convegno.

I gruppi aderenti invieranno al centro nazionale di coordinamento una relazione precisa sul tipo di attività svolta dal gruppo contattato; il centro, a sua volta, farà circolare la relazione all'interno di tutti i gruppi aderenti i quali decideranno durante il dibattito se accettare o meno il nuovo gruppo.

Il Convegno invita tutto il movimento anarchico a dare il suo pieno appoggio alla iniziativa di lavoro che il convegno stesso ha promosso.

Durante i lavori del Convegno sono stati inviati telegrammi di solidarietà al compagno Marini, nominato presidente onorario del convegno stesso, e ai lavoratori francesi della LIP; inoltre è stato inviato un indirizzo di solidarietà a tutti i detenuti che lottano nelle carceri.

Bologna, 15 agosto 1973

Gruppo Serantini di Catania
Gruppo Kronstadt di Ancona (OAM-Organizzazione Anarchica Marchigiana)
Gruppo Era Nuova di Messina (FAI)
Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica di Savona (OAL - Organizzazione Anarchica Ligure)
Gruppo FAI di Perugina
Gruppo Fabbri di Forlì
Movimento Anarco-Comunista di Bergamo (FAI)
Gruppo 18 Marzo di Macerata (FAI)
Gruppo Serantini di Pistoia
Gruppo Anarchico di Asti
Movimento Socialista Libertario di Milano (FAI)
Gruppo Anarchico di Trieste
Gruppo Anarco-Comunista di Gorizia
Coordinamento Anarchico di Zona - Legnano
Gruppo Anarco-Comunista di Molfetta
Gruppo Comunista Anarchico di Bari (FAI)
Gruppo Comunista Anarchico di Reggio Emilia (FAI)
Gruppo Kronstadt di Napoli (FAI)
Gruppo Bakunin di Jesi (FAI)
Gruppo Azione Diretta di Livorno (FAI)
Azione Anarcosindacalista di Milano
Gruppo Makhno di Civitanova Marche (OAM-FAI)
Gruppo Né servi né padroni di Civitavecchia (FAI)
Gruppo Comunista Libertario di Viterbo (FAI)
Collettivo Lavoratori dell'Organizzazione Anarchica Romana
Gruppo Anarchico di Imperia;
Organizzazione Comunista Libertaria di Genova (OAL)
Gruppo Anarchico Sanremo (OAL)
Federazione Anarchica di Piombino (FAI)
Organizzazione Anarchica Lucchese

 

(inizialmente in "Bollettino del 1° CNLA", 1973; poi in "Il Movimento Anarchico in Italia dal 1945 ai giorni nostri" dispensa a cura della Commissione Crescita Politica dell'O.R.A. - Bari, 1980; quindi in Adriana Dadà, L'anarchismo in Italia: fra movimento e partito - Storia e documenti dell'anarchismo italiano -Teti editore Milano, 1984)