Liberi/e di Scegliere

il punto di vista laico su Testamento biologico ed etica di fine vita

 

Domenica 24 maggio 2009 - ore 16.30

Piazza XX Settembre, Fano (PU)

Dibattito con:

  • Monia Andreani, docente di Diritti umani all'Università per stranieri di Perugia

  • Paolo Bonetti, docente di Bioetica all'Università di Urbino

  • Luciano Baffioni Venturi, medico, Pesaro.

 

Recenti avvenimenti hanno portato alla ribalta la discussione su queste due tematiche che toccano nel vivo la libertà individuale di tutti e di tutte. Un Parlamento visibilmente in difficoltà sta cercando di legiferare su questo tema, senza dare ascolto alle voci laiche che si levano dalla società civile, di credenti e non, in difesa della libertà di scelta dei pazienti.

Eppure, in un quadro normativo internazionale e nazionale sono sanciti in maniera chiara i DIRITTI delle persone in merito alle decisioni per la propria salute.

In particolare occorre ricordare la Convenzione di Oviedo del 1997, che rifacendosi alla Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948, dichiara la necessità che ogni intervento medico deve presupporre il consenso della persona a cui è destinato. Occorre ricordare l'articolo 2 della Costituzione Italiana che richiama i diritti inviolabili dell'essere umano, l'articolo 13 che dichiara la libertà personale come inviolabile e l'articolo 32 che sancisce "il diritto alla salute come diritto dell'individuo".

Inoltre il Codice Deontologico dell'ordine dei Medici del 2006 dove all'art. 16 è dichiarata la necessità di astenersi da trattamenti e cure che non vadano nella direzione del beneficio della salute o del miglioramento della qualità della vita.

In merito a questa serie di fonti normative e in virtù di una esigenza sociale che riguarda l'invecchiamento della popolazione e il progresso della tecnologia medica, che porta sempre di più a situazioni di cronicità della malattia piuttosto che ad un esito di salute o di morte, e di fronte alla nuova legge sul testamento biologico che sta per essere approvata e che non tiene conto delle decisioni del singolo soggetto è utile interrogarsi su tre questioni fondamentali: l'AUTODETERMINAZIONE delle scelte della persona che è titolare di diritti inviolabili ma che è allo stesso tempo titolare di decisione e di scelta sulla propria vita; la CENTRALITA' della relazione tra persone che risulta fondamentale nella gestione di decisioni sulla vita e sulla morte di fronte a pazienti che non possono più prendere la parola in merito, il RAPPORTO tra gli operatori sanitari e la persona ammalata, tutto ciò per una visione olistica della problematica ed una gestione che vada nella direzione di accogliere le volontà e rispettare le decisioni del singolo.

Il nutrito gruppo di associazioni che sta costruendo anche nella nostra provincia la Consulta per la laicità *, propone il dibattito
con:

Per informazioni: pagina aggiornata su http://www.rimarchevole.wordpress.com

*seguono sigle:

Arcigay Agorà
Associazione Alternativa Libertaria
Associazione Omnibus
Bottega di resistenza globale
Centro sociale autogestito Oltrefrontiera
Centro donna - Urbino
Circolo libertario L. Polverari
Circolo A. Labriola
Circolo S. Allende
Cooperativa Labirinto
Movimento Radicalsocialista