Contro la repressione, contro lo Stato assassino e i suoi servi in divisa, rilanciamo le lotte!

PRESIDIO CONTRO LA REPRESSIONE
SABATO 21 NOVEMBRE ORE 16,00
DAVANTI IL TEATRO MASSIMO - PALERMO

Contro la repressione, contro lo Stato assassino e i suoi servi in divisa, rilanciamo le lotte!
Contro la repressione delle lotte sociali e il moderno squadrismo di stato che colpisce le lotte dei lavoratori, vedi il caso Ex Eutelia.
Contro i pestaggi nelle carceri e gli omicidi di stato così come successo al giovane Cucchi.
Contro gli sgomberi di chi lotta per la casa, dei centri sociali: solidarietà ai compagni del CPO Experia di Catania sgomberato recentemente.
Contro gli arresti dei compagni antifascisti: LIBERI TUTTI SUBITO!
Contro le politiche securitarie, fasciste, razziste e da stato di polizia volute dal governo Berlusconi, pacchetto sicurezza in primis.
No al reato di clandestinità contro gli immigrati, che prevede denunce, arresti ed espulsioni! Chiudere subito tutti i CIE (centri d’identificazione ed espulsione), veri e propri lager.
Contro tutte le ordinanze dei sindaci sceriffo, come i provvedimenti antibivacco e le limitazioni sempre più diffuse al diritto di manifestare e dissentire dei cittadini.

No all’arresto dei graffitari!

ORGANIZZAZIONE DAL BASSO!

Coordinamento contro la repressione e per i diritti  - Palermo

X info: norepressione@gmail.com

Sono tempi terribili quelli in cui viviamo. Tempi in cui la repressione e il razzismo sono entrati a far parte del vivere quotidiano.

Le lotte sociali sono sempre più criminalizzate e tenute nel mirino degli apparati repressivi. I lavoratori che lottano contro la macelleria sociale prodotta dalla crisi capitalista vengono trattati come delinquenti.

Gli episodi di violenza di cui si rendono protagoniste le forze dell'ordine sono diventati una costante, fuori e dentro le carceri. Il recente caso Cucchi si aggiunge a quello di Gabriele Sandri, di Federico Aldrovandi e di tanti altri ancora.

Le esperienze di organizzazione dal basso sono sempre sotto attacco. Giusto pochi giorni fa, il Centro sociale "Experia" di Catania è stato violentemente sgomberato con un impiego di uomini e mezzi a dir poco spropositato.

L'antifascismo non è più un valore condiviso ma, al contrario, è diventato un ulteriore motivo di sospetto. Chi si impegna a contrastare i rigurgiti fascisti, razzisti e autoritari viene additato come un elemento socialmente pericoloso da reprimere e intimidire. Poi, però, se un sindaco leghista del profondo Nord decide di effettuare rastrellamenti di immigrati nel suo paesello al grido di "bianco Natale" nessuno dice niente.

Tutto previsto, dal momento che sono almeno quindici anni che il quadro politico del paese si è spostato sempre più verso un modello autoritario e neofascista in cui vengono represse le libertà civili e in cui i diritti fondamentali degli individui vengono pericolosamente ridimensionati.

Le politiche che ipocritamente inneggiano alla sicurezza sono degne di uno stato di polizia in cui non c'è spazio per il dissenso.

Le nostre città sono diventate impraticabili: i sindaci godono di poteri inauditi sull'ordine pubblico e si permettono di adottare provvedimenti che, con la scusa della sicurezza e di un non meglio precisato "decoro", vietano tutto: dalla manifestazione pubblica al bersi una birra per strada.

Gli immigrati restano l'obiettivo preferito di questo accanimento repressivo. Con il pacchetto-sicurezza la clandestinità diventa un reato penale: se sei straniero e perdi il lavoro perdi anche il permesso di soggiorno, ti sbattono in un Centro di Identificazione e poi ti rispediscono al paese senza troppi complimenti. Se sei straniero, scappi dalla miserie e vuoi ricominciare daccapo, stessa cosa: ti sbattono in un Centro di Identificazione e poi ti rispediscono all'inferno senza troppi complimenti.

Il governo dice che siamo tutti più sicuri. La verità è che siamo molto più insicuri di prima perché quando la libertà viene colpita in questo modo significa che stiamo precipitando.

NON C'È SICUREZZA SENZA SOLIDARIETÀ E GIUSTIZIA SOCIALE!
RIBELLIAMOCI CONTRO IL RAZZISMO E IL MODERNO FASCISMO CHE AVANZA!

COORDINAMENTO CONTRO LA REPRESSIONE E PER I DIRITTI - PALERMO

norepressione@gmail.com