Donne in Nero di Fano, Alternativa
Libertaria, e Ass. Millevoci
in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato ed il Consiglio Regionale delle Marche
invitano all’incontro con
Rada Iveković I balcani non sono altrove: |
Rada Iveković è jugoslava, ed è emigrata in Francia
dopo le guerre che hanno distrutto il suo paese, è una filosofa di fama
internazionale, autrice di molte pubblicazioni su guerre, nazionalismi,
differenze di genere, di cui in italiano La balcanizzazione della ragione,
Manifestolibri, 1995; Autopsia dei Balcani, Raffaello Cortina, 1999.
«Ogni riferimento alla Jugoslavia scomparsa nel 1990-91 è voluto. Ma niente
di ciò che qui si dice è specifico di essa. Nessuno, nessun paese, è in linea di
massima, al riparo dalla sorte di quello stesso paese o da quella dei suoi
abitanti».
Rada Iveković, Autopsia dei Balcani, Raffaello Cortina, 1999, p. VII.
Fuori la guerra dalla storia!
Resoconto dell'Incontro con Rada Iveković
Il 28 ottobre 2006 a Fano (PU) si è svolto un incontro con la filosofa Rada
Iveković (Collège International de
Philosophie - Paris, Université St-Etienne) dal titolo "I Balcani non
sono altrove. Nazionalismi e guerre contemporanee", voluto ed organizzato
dall'associazione Alternativa libertaria in collaborazione con le Donne in nero
di Fano e Millevoci.
In una sala gremita di pubblico Rada Iveković ha spiegato alcune dinamiche comunitarie e nazionaliste che hanno portato nelle situazioni più diverse alla separazione tra India e Pakistan, alle guerre in Jugoslavia, alla creazione di divisioni interne nelle società attuali, attraverso il meccanismo di separazioni multiple che sono allo stesso tempo di tipo culturale, politico ed economico.
Iveković si è soffermata su un'analisi della divisione della società francese tra immigrati di diverse generazioni e francesi non immigrati o figli di immigrati, e sull'analisi della divisione tra uomini e donne nelle comunità degli immigrati francesi.
Il centro del discorso di Iveković è stato una riflessione sulla balcanizzazione progressiva della società francese sfociata nella rivolta delle banlieues del 2005. Iveković ha sottolineato che questa è stata una rivolta di giovani maschi delle periferie scoppiata come ultimo segnale di una lunga eco alla marcia delle ragazze musulmane svoltasi per tutta la Francia nel 2003, durante la quale queste ragazze e queste donne chiedevano una maggiore libertà ed emancipazione rispetto alle dinamiche comunitarie e patriarcali.
Iveković ha notato come una riflessione politica post-coloniale e femminista sia necessaria per comprendere fenomeni di questo tipo che non sono stati capiti dalla politica francese, ma anzi sono stati da essa esasperati con decisioni autoritarie di diverso tipo tra cui la famosa legge sul velo che ha portato a ribellione comunitaria e a restrizione degli spazi per le giovani donne che intendevano prendere la parola sul proprio destino. L'intervento di Rada Iveković, particolarmente ricco di notizie e di spunti di riflessioni, ha sollecitato molte domande dal pubblico che hanno portato Iveković ha rispondere su problematiche molto complesse come quella delle responsabilità dell'Europa in relazione a dinamiche nazionaliste interne ai paesi europei e a dinamiche di scompenso geo-politico ai suoi confini: paesi Ex-Sovietici, Medio Oriente, Penisola balcanica. L'incontro è durato oltre tre ore che sono state molto seguite da un pubblico partecipe e soddisfatto del grande spessore filosofico e politico dell'intervento di Rada Iveković.
M.A.
FdCA-Sezione "Nestor Makhno" di Fano/Pesaro