Solidarietà con la lotta NO TAV

Basta con le grandi opere inutili e con la repressione degli attivisti!

 

Da più di 20 anni, i residenti della Val di Susa, la gente comune e gli attivisti si oppongono alla costruzione di una ferrovia ad alta velocità per collegare Torino a Lione. Questa inutile infrastruttura provocherebbe una catastrofe ambientale letale per la natura e per l'equilibrio del sistema ecologico. Lo scavo di alcune delle gallerie previste provocherà la produzione di polveri di uranio e di amianto che si diffonderanno in tutta la valle. Sono altresì previsti molti espropri, in particolare di terreni agricoli, per facilitare la costruzione della ferrovia.

E' stato dimostrato che i lavori per il TAV costeranno una fortuna per le popolazioni locali, mentre le linee attualmente in funzione potrebbero essere rese più funzionali e meglio utilizzate, soprattutto per il trasporto delle merci, che attualmente avviene su gomma, con grave inquinamento ambientale.

Ogni metro di TAV costa 158.000 euro! Si tratta di risorse pubbliche sottratte ad opere ed a servizi socialmente utili per consegnarle nelle mani di mafie ed affaristi.

Fin dall'inizio del progetto ci sono state forti proteste che non si sono mai interrotte, coinvolgendo migliaia di manifestanti che hanno occupato la Val di Susa e si sono resi protagonisti di diversi atti di resistenza e di sabotaggio nei cantieri imposti alla popolazione locale.

Questo movimento è riuscito ad creare unità di lotta tra gli attivisti della Valle, persone di ogni parte d'Italia ed anche collettivi francesi, diventando in questi 20 anni un punto di riferimento per i movimenti sociali italiani. Lo Stato italiano ha usato la mano pesante della repressione. Per anni, gli attivisti NO TAV sono stati colpiti da provvedimenti giudiziari, emessi con rabbioso zelo dalla magistratura italiana.

Anche se recentemente è caduta l'accusa di terrorismo, lo Stato italiano continua a colpire indiscriminatamente il movimento NO TAV, criminalizzando ogni manifestazione. Una vera e propria strategia tesa a colpire gli attivisti politici, sindacali e sociali in Italia, che si sta diffondendo in tutta Europa e nel mondo. Recentemente 48 militanti NO TAV sono stati condannati a oltre 140 anni complessivi di galera e ad un risarcimento di oltre 100.000 euro per le manifestazioni tenutesi tra il 27 giugno ed il 3luglio 2011. Si è trattato di una condanna politica costruita con intimidazioni e forzature.

In tutto il mondo stanno sorgendo movimenti popolari contro le grandi opere inutili come la Testet TAZ, i progetti per dighe, aeroporti, centrali nucleari e molti altri finalizzati ad una società industrial-produttivistica che gli Stati ed il capitalismo ci stanno imponendo.

Poco tempo fa, un compagno ha perso la vita, ucciso da una granata lanciata dalla polizia. Questo compagno poteva essere uno di noi. Rémi è stato assassinato mentre difendeva una zona che sarebbe stata trasformata in diga per garantire gli interessi dell'industria agricola nel Testet; una prova eloquente di quanto lo Stato e le maggiori imprese capitalistiche abbiano poca considerazione per la vita umana, per non parlare della natura.

Fermare l'inutile progetto di alta velocità tra Torino e Lione significa fermare le sue mortali conseguenze sull'ambiente e sulla natura!

Occorre fermare tutte le grandi opere inutili. Bisogna fermare il sacco dei territori!

Bisogna riprendere il controllo popolare sui territori!

Per tutto questo, il 21 febbraio grande manifestazione unitaria del movimento NO TAV a Torino.

Solidarietà internazionale!

 

Alternativa Libertaria/FdCA (Italy)
Alternative Libertaire (Francia)
Coordination des Groupes Anarchistes (Francia)
Organisation Socialiste Libertaire (Svizzera)
Collectif Communiste Libertaire Bienne (Svizzera)
Libertarian Communist Group (Galles)
Workers Solidarity Movement (Irlanda)
Melbourne Anarchist Communist Group (Australia)
Zabalaza Anarchist Communist Front (Sud Africa)

21 febbraio 2015