Benedetto rifiuto

 

Il Dott. Joseph Ratzinger, al secolo Benedetto XVI, sovrano assoluto dello Stato Città del Vaticano e massima autorità religiosa della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, Vescovo di Roma, rinuncia all'invito – inoltratogli da un Rettore a caccia dei voti cattolici – a tenere una conferenza presso l'Università "La Sapienza" di Roma nel giorno dell'inaugurazione dell'Anno Accademico. Il suo intervento avrebbe dovuto seguire immediatamente la lezione magistrale, affidata, da tradizione, a un docente dell'Università.

Una provocazione ben orchestrata

Il Rettore dell'Università "La Sapienza", che inizialmente ha tentato di affidare a Ratzinger la lezione magistrale d'inaugurazione che avrebbe dato l'impronta al lavoro di ricerca e didattica di tutto il personale dell'Ateneo per l'Anno accademico 2007-2008, di fronte alle resistenze del corpo accademico ha declassato l'intervento di Benedetto XVI a una conferenza senza contraddittorio – il papa è infallibile in materia di fede e religione – da tenersi dopo la lezione magistrale, ma sempre collocata nell'ambito del programma d'inaugurazione dell'Anno Accademico.

La reazione dei laici: docenti e studenti

In un clima da tempo inquinato dalle continue e recenti ingerenze clericali nel campo delle libertà civili, docenti e studenti sono insorti contro l'iniziativa, denunziando la strumentalizzazione della figura del Pontefice ad opera di una parte del corpo accademico dell'Ateneo romano. E mentre la difesa del libero sapere prendeva forma nella organizzazione di una settimana anticlericale di dibattiti, il neo baciapile Giuliano Ferrara impugnava il rosario del non credente neo-con e organizzava la veglia di preghiera a protezione del Papa. Studenti occupano l'Aula Magna dell'Ateneo, mentre i ciellini – tra la gestione dell'appalto di una mensa universitaria e quello di una casa dello studente – pregavano.

Benedetto XVI fa il gran rifiuto

Vista la mala parata, "per non eccitare gli animi", Ratzinger declina l'invito. I laici alla Paolo Mieli e il parroco Romano Prodi si stracciano le vesti, lamentando la violazione della libertà di pensiero, dimenticando che l'art. 7 della Costituzione, voluto dai cattolici, afferma che la Repubblica italiana e la Chiesa cattolica sono indipendenti e sovrani nel proprio ordine.

Dal che dovrebbe conseguire che il Papa indica le linee di ricerca e di didattica alle Università Cattoliche; che gli accademici delle Università pubbliche lo fanno all'interno di quelle pubbliche.

Benedetto XVI all'Università: invitiamolo

Ora si sono create le condizioni per invitare il Papa – sempre che lo voglia – a un dibattito, una conferenza, una lezione, lui come il Rabbino di Roma, come il Moderatore della Tavola Valdese o qualsiasi altro leader di una confessione religiosa o di una associazione filosofica non confessionale.

Se filosofi, teologi, studiosi, capi religiosi vanno all'Università

Il dott. Joseph Ratzinger vuole parlare di bioetica? Lo inviteranno le strutture che si occupano di filosofia del diritto, di medicina, di biologia. Vuole parlare di pace? Sarà compito della Facoltà di Scienze Politiche inoltrare l'invito. In occasione di una visita tanto illustre il Rettore porgerà ovviamente il saluto di benvenuto. Nessuno si opporrà.

L'Università deve essere luogo di confronto, dove dopo ogni discorso-lezione si apre il dibattito. Il tempo delle lezioni cattedratiche è finito anche a "La Sapienza" di Roma. La scienza, la cultura, l'educazione devono essere libere, non possono che essere laiche. Non c'è Papa che tenga!

Segreteria Nazionale
Federazione dei Comunisti Anarchici

16 gennaio 2008