Comunicato di solidarietà al Gay Pride del 7 giugno 2008
Il fascismo si evolve. Si adatta ai tempi, come tutte le ideologie autoritarie funzionali al mantenimento del sistema di schiavitù capitalista.
Oggi non dobbiamo più immaginare i fascisti come quei tragicomici figuri che imperversavano con la loro boria nell'Italia del ventennio e che, sotto l'occhio benevolo della Chiesa, dello Stato e del Capitale assicuravano al potere costituito il controllo militare del territorio.
Beninteso, la storia ci insegna che questo ruolo militare del fascismo la borghesia se lo tiene sempre da conto, ed è sempre pronta a scatenarlo contro i lavoratori e le lavoratrici quando questi pretendono di alzare troppo la testa; è successo nell'Italia del ventennio in risposta alle lotte operaie dei primi decenni del ‘900, è successo nella Spagna del '36 in risposta alla rivoluzione libertaria, è successo in Grecia, in Cile e in tanti altri posti.
Ma oggi non dobbiamo più pensare al fascismo esclusivamente in questi termini.
Oggi il fascismo non è più solo le mani alzate a paletta, a identificare una precisa connotazione politica; oggi il fascismo è anche, e specialmente, strisciante ideologia che sta avvelenando, nemmeno più tanto lentamente, sempre più le nostre città, agendo non sempre e non solo con una mera specificità politica, ma sempre più assumendo connotati di odio sociale contro tutto ciò che è diverso dal conformismo del dominio.
Il fascismo raggiunge il suo scopo supremo quando riesce a spezzare la solidarietà tra gli individui delle classi lavoratrici, inculcando nel convivere quotidiano odio sessista e razzista che provoca il generare di false divisioni.
E la diffusione di questo malefico veleno ideologico è funzionale a tutte le massime istituzioni del potere, ad iniziare dalla Chiesa Cattolica, che con i suoi ostracismi contro la libertà e l'autodeterminazione sessuale, cerca di garantirsi il controllo assoluto sulle nostre vite.
Ma noi siamo contro tutte le forme di dominio, da quello economico a quello sessista, ed è per questo che esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità lgbt che il 7 Giugno a Roma rivendicherà i propri diritti di libertà e di autonomia da qualsiasi arrogante ingerenza statale ed ecclesiastica, e siamo contro tutte quelle forme di viscido e strisciante fascismo, espressioni dall'arroganza del più forte.
Perché ciascun* abbia la possibilità di esprimere la propria sessualità in maniera consapevole e libera, e soprattutto con la "sicurezza" che nessuno cerchi di impedircelo, ne con la violenza fisica e ne tantomeno con la coercizione di leggi sessiste.
Federazione dei Comunisti Anarchici
Sezione "Luigi Fabbri" di Roma
Roma, 6 giugno 2008