Von Ratzinger il Sincero

Il Vaticano e l'esercizio della libertà

 

Purtroppo non può dirsi che con l'allocuzione papale all'Angelus del 4 dicembre 2005 non si sia toccato il fondo: l'abisso dell'abiezione cattolica è sicuramente ancora più profondo. Comunque una volta qualitativa rispetto al più recente passato post-conciliare, c'è stata. Benedetto XVI, questo ex combattente hitleriano (l'età per discernere fra bene e male ce l'aveva anche quando, giovanissimo, fu nella difesa antiaerea della Germania nazista); questo persecutore di chi aveva ingenuamente creduto che il concilio Vaticano II potesse davvero portare una ventata di libertà e rinnovamento in quell'apparato totalitario che è la chiesa cattolica; questo "teologo" che con voce melliflua riesce a dire le cose più dure e terribili contro la libertà dell’uomo, il 4 dicembre ne ha detta una degna della moderna Inquisizione (purtroppo per lui, ancora la chiesa cattolica non dispone dei roghi).

Che il contenuto dell’allocuzione faccia a cazzotti con la logica, e prima di tutto col buon senso... poco male. Basta vedere le facce beote di coloro che a sentire Ratzinger ci vanno apposta, per renderci conto che in fondo può dire ciò che vuole.

In buona sostanza l'alemanno, sostenendo che la libertà religiosa dei cattolici viene minacciata dal relativismo e dall'agnosticismo - opzioni che fino a prova contraria (peraltro impossibile da fornire) sono frutto dell'esercizio della libertà di pensiero - è venuto a dire che:

Il reale significato di ciò che ha detto Von Ratzinger dimostra quanto sia mistificatore il modo con cui i vari TG hanno presentato questa "svolta" dell'autoproclamatosi rappresentante del divino in terra: secondo loro si tratterebbe di una conferma della dichiarazione conciliare sulla libertà religiosa, che almeno formalmente costituì un passo in avanti rispetto a quando per la chiesa cattolica di libertà religiosa nemmeno si poteva parlare, poiché la verità è una: quella cattolica, e quindi non si possono mettere sullo stesso piano verità ed errore.

Anche a voler benignamente ammettere che Von Ratzinger abbia confermato quelle tesi, comunque ne ha dato la sua interpretazione autentica, che ha l'incommensurabile pregio di farla finita con le smielate esaltazioni di quel concilio. Per lo meno questo papa ha il pregio della chiarezza.

Che l'offensiva dei "talebani" cattolici sia in corso e si vada espandendo, è cosa chiara. Tuttavia è forse un bene che ci sia il tedesco sul trono vaticano: almeno il vero, perdurante, volto della chiesa appare con tutti i suoi malefici tratti. Che questo volto sia pericoloso, non ci piove; ma è legittimo sperare che questa chiarezza faccia svegliare dal suo torpore il "popolo laico"?

I politici "di sinistra" (quale?), animati da cupidigia di servilismo - Bertinotti in primis - non contano, al pari degli sciocchi drogati dall'oppio cattolico. Ma gli altri? Si sveglieranno, essendo in gioco la più preziosa delle libertà, la libertà di pensiero ed espressione?

La speranza è sempre l’ultima a morire.


Pier Francesco Zarcone

Articolo scritto per anarkismo.net