D’elvezia il tuo governo...

Da quest'estate il canton Vaud, cantone elvetico francofono con capitale a Losanna è lo scenario di una vergognosa vicenda che ha come protagonisti un consiglio federale, quello svizzero, capeggiato da politici come Blocher, rappresentante UDC, cioè l'estrema destra xenofoba e ultra-liberalista, il consiglio di stato del canton Vaud che si piega servizievole ai voleri patriottici e razzisti con la vigliaccheria dei rappresentanti di sinistra che non hanno neanche il coraggio di rompere la collegialità e 523 persone, richiedenti asilo, residenti in Svizzera, nel canton Vaud da diversi anni, tra cui bambini nati e cresciuti nel cantone, che sono state "scelte" praticamente a sorteggio fra 1200, per essere rimpatriate. 523 persone, uomini, donne, bambini, famiglie e single che hanno chiesto asilo e rifugio scappando da situazioni di pericolo nel loro paese natale. Tra questi circa 150 vengono dalla Bosnia Erzegovina, da Pristina, molti hanno perduto la famiglia laggiù, non hanno più casa, ne parenti, ne amici ma solo incubi che ritornano come la violenza e lo stupro.

523 macchie per i governanti, gente senza volto che non corrispondono alle caratteristiche nebulose che richiedono per poter essere accettati nel paese della "tolleranza" e della cioccolata: lavoro, acquisizione della lingua, integrazione e situazione ancora instabile del paese d'origine; l'Iraq è considerato stabile dato che la guerra è finita ad esempio!?

523 voli forzati per tornare "a casa", mesi di lotte per controbattere questa ingiustizia, mese dopo mese per le persone che hanno già ricevuto la data e l'ora del volo, a cambiare rifugio e ospitalità nelle sale parrocchiali messe a disposizione per le famiglie a rischio, ogni mese una casa diversa e una scuola diversa per i bambini.

Mermoud, consigliere di stato dell’UDC si è recato in Bosnia per vedere se esistono le condizioni reali e positive per il rimpatrio e in tre giorni le ha trovate, un mago a confronto della Croce Rossa internazionale che nega invece questa eventualità.

Il canton Vaud è l'unico cantone svizzero ad aver accettato di attuare le misure di rimpatrio forzate per richiedenti d'asilo, e per far questo sembra avere l'intenzione di andare fino in fondo, fino ad utilizzare la forza e i nuovi mezzi come le scariche elettriche per chi si rifiuta di ubbidire alle loro leggi inumane.

Sono state raccolte 13.000 firme tra la gente che si rende disponibile ad ospitare in caso di pericolo i richiedenti, sono state fatte manifestazioni di piazza, azioni eclatanti, appelli da ogni angolo del cantone e di ogni strato sociale, occupazioni e azioni dirette, ma tutti coloro che avrebbero la possibilità di bloccare i rinvii fanno orecchio da mercante e ora il tempo stringe e non sappiamo quando si passerà ai fatti.

La Svizzera si conferma importante laboratorio per la repressione europea e anche in questo caso da dimostrazione del suo meglio!! 

Il mondo intero per tutti, stop ai rimpatri forzati!

Zilvia
Per info: www.stoprenvoi.ch

da Alternativa Libertaria - Dicembre 2004
foglio telematica della FdCA