LAMPEDUSA
Cronaca di lotta
19.03.05
Alcuni attivisti della Rete Antirazzista Siciliana si trovano a Lampedusa già da stamattina per verificare quanto succede al CPT. Gli attivisti sono in atteso di entrare nel Centro e riferiscono una notevole presenza delle forze dell'ordine.
19.03.05 ore 14,57
I migranti vengono fatti uscire adesso dal campo, sono circa una novantina. i previstio osservatori istituzionali ovviamente hanno rimandato la loro presenza a domani. [da FdCA]
19.03.05 ore 15,20
Alla delegazione è stato negato l'accesso al campo, avevano raggiunto un'area adibita a cantiere nelle immediate vicinanze del campo ma sono stati sgombrati e ora assistono impotenti dall'aerostazione, a 50 metri dall'aereo, la fine dell'imbarco. destinazione + probabile Tripoli. i deportati sono, sembra, in buona parte palestinesi, e quindi potrebbero avere diritto a chiedere il permesso d'asilo. sembra che per oggi potrebbero essere preparati altri due voli, ma la situazione è ancora ovviamente incerta. [da FdCA]
19.03.05 ore 15,22
Alcuni compagni della Rete Antirazzista Siciliana hanno tentato lo scavalcamento della recinzione che dà sulla pista dell'aeroporto (adiacente al CPT). Sono stati bloccati e ci sono stati momenti di tensione. Un compagno palestinese ha comunicato ai deportati in arabo la possibilità di chiedere asilo politico. Probabilmente ci saranno altri rimpatri nel pomeriggio. Seguiranno aggiornamenti. [da Comm.ne Antirazzista FAI]
19.03.05 ore 15,28
Tre immigrati hanno tentato di fuggire ma sono stati bloccati! [da Comm.ne Antirazzista FAI]
19.03.05 ore 15,35
Tre ragazzi hanno cercato di scappare ma sono stati ripresi, pur avendo lottato fino all'ultimo per conquistarsi la libertà e forse la vita (secondo fonti attendibili dall'ultima serie di rimpatri mancherebbero all'appello circa 180 persone). All'interno del ctp sembra si sia scatenata una protesta, vengono sventolati stracci e tovaglie chiedendo verosimilmente aiuto. continua il presidio dei compagni della Rete Antirazzista Siciliana dentro l'aereoporto [da FdCA]
19.03.05 ore 15,50
Aggredito dalla polizia un compagno palestinese della CGIL. Rivolta contro le deportazioni a Lampedusa. La polizia ed i carabinieri hanno accerchiato i militanti della Rete Antirazzista Siciliana. Il responsabile immigrazione dello sportello lavoro CGIL PALERMO è stato aggredito dalle forze dell'ordine per aver detto ai prigionieri immigrati che potevano chiedere asilo politico. Situazione molto tesa. I migranti hanno capito che verranno deportati e si stanno ribellando. Decine di camionette delle forze del dis-ordine stanno arrivando. LANCIAMO UN APPELLO ALLA MOBILITAZIONE IMMEDIATA IN TUTTE LE PREFETTURE ITALIANE. PROTESTIAMO CONTRO GLI ORGANI D'INFORMAZIONE PERCHE' SI SAPPIA QUELLO CHE STA ACCADENDO! [da RAS]
19.03.05 ore 15,55
Alcuni lampedusani, presenti all'aeroporto a "godersi" le deportazioni, hanno aggredito e minacciato i militanti della Rete Antirazzista Siciliana che hanno tentato di bloccare le deportazioni. [da RAS]
19.03.05 ore 16,10
Clima pesantissimo a Lampedusa. Un immigrato è sceso dall'aereo, è stato bloccato, picchiato e ricondotto al CPT a bordo di un cellulare. All'interno del Centro sono entrate due camionette dei carabinieri. L'aereo è appena decollato. [da Comm.ne Antirazzista FAI]
19.03.05 ore 18,20
Abbiamo appreso che questa sera all'interno del TG1 (e non TG3) andrà in onda alle 20.00 un servizio sulla vergognosa deportazione con le immagini girate dagli attivisti della Rete Antirazzista Siciliana. [da Comm.ne Antirazzista FAI]
19.03.05 ore 23,09
Continua a Lampedusa il presidio della Rete Antirazzista Siciliana dopo le tensioni di oggi pomeriggio: dopo la partenza del volo e la tentata fuga di tre migranti, e il pestaggio di almeno uno di loro, viene impedito l'ingresso alle osservatrici istituzionali (le senatrici Acciarini e De Zulueta) che accompagnate da un avvocato hanno chiesto di entrare nel CPT per verificare le condizioni all'interno. negata anche la richiesta minimale di conferire con la direzione del centro all'interno del CPT e non sui cancelli, dove i compagni e le compagne della rete mantengono il presidio. [da FdCA]
20.03.05 ore 08,23
Stamattina è entrata una delegazione composta dalle parlamentari Acciarini e De Zulueta, un rappresentante dello sportello immigrazione della CGIL di Palermo,un giornalista dell'Unità. Da fonte governativa sembrerebbe che oggi verranno eseguiti dei trasferimenti in alcuni CPT sul territorio Nazionale, seguiranno aggiornamenti. [da Taz Lab. Comunicazione Libertaria]
20.03.05 ore 10,06
Appena uscita la delegazione dal campo di Lampedusa. La Rete Antirazzista Siciliana conferma la notizia che sono previsti trasferimenti via mare di un centinaio di migranti verso i CPT di Agrigento, mentre non sono confermati i due voli di reinvio forzato rimandati ieri. E' nel frattempo in corso uno sciopero della fame. Non si ha notizie del migrante picchiato e scaricato dall'aereo, portato via in cellulare, che non risulta ricoverato al Pronto soccorso. [da FdCA]
20.03.05 ore 10,29
In questo momento i compagni della Rete Antirazzista Siciliana ci informano che un centinaio di migranti stanno per essere imbarcati per Porto Empedocle. [da T.A.Z. Lab. Com. Libertaria]
20.03.05 ore 10,34
I migranti vengono ammanettati e fatti salire sui cellulari di carabinieri e polizia. Saranno trasportati via mare forse ad Agrigento (Porto Empedocle), per poi arrivare a Crotone. Continua lo sciopero della fame, i migranti chiedono aiuto. Non si hanno più notizie dell'immigrato pestato ieri dalle forze dell'ordine perchè ieri ha tentato la fuga. Riteniamo molto probabile che, una volta giunti a Crotone, vengano tutti deportati con aerei pronti a partire da lì.
LANCIAMO UN APPELLO URGENTE AI COMPAGNI CALABRESI DI MOBILITARSI! TUTTI AL CPT DI CROTONE! NO AI LAGER! NO ALLE DEPORTAZIONI!
[da Laboratorio Zeta]
20.03.05 ore 10,47
Mentre proseguono i trasferimenti verso il porto, è arrivato un aereo delle AIR Adriatic, compagnia usata per le deportazioni in Libia. Le forze dell'ordine impediscono alla Rete Siciliana Antirazzista di riprendere immagini e foto mentre sono in corso i trasferimenti verso il porto, mentre i migranti cercano di esporre cartelli di richiesta d'aiuto ne di protesta. Evidentemente i pochi fotogrammi andati ieri in onda, sia pure senza un commento adeguato, sono già più di quello la nostra democrazia è in grado di sopportare. Seguiranno aggiornamenti. [da FdCA]
20.03.05 ore 12,06
Salpata ora da Lampedusa la nave che ha imbarcato 120 migranti. Destinazione intermedia Porto Empedocle, ma non si hanno garanzie sulla destinazione finale di queste persone, mentre la presenza dell'aereo incombe sulla pista. Continua il presidio dei militanti della RAS, impotenti ad impedire le nuove deportazioni che si preparano. [da FdCA]
20.03.05 ore 12,43
Dopo stamani, la delegazione della Rete Antirazzista Siciliana è pronta per entrare una seconda volta dentro il lager di Lampedusa. Sta per entrare, per la seconda volta, nel LAGER di Lampedusa
la delegazione della Rete Antirazzista Siciliana insieme alle senatrici Acciarini e De Zulueta. Nonostante le assicurazioni fatte alle senatrici riguardo la sospensione del ponte aereo per la Libia, è sempre presente sulla pista dell'aeroporto un velivolo della Adriatic, la stessa della deportazione di ieri. E' confermato che ieri, sul primo aereo, c'è stata una carica delle forze dell'ordine contro i migranti e contro quelli che hanno tentato la fuga. Confermato quindi l'uso della violenza per le deportazioni oltre all'inganno e la sospensione TOTALE di ogni diritto.
[da Laboratorio Zeta]
20.03.05 ore 14,00
Alle 8.30 è arrivata la nave al porto di Porto Empedocle. Una quindicina di militanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Chiudiamo i lager - NO CPT". Imponente la presenza di polizia. Destinazione presunta Crotone. Gli immigrati hanno salutato con l'iniziativa con interesse. Molte persone in attesa della nave presenti allo sbarco hanno manifestato solidarietà. FREEDOM - HURRIA - LIBERTA'. [da Hurria]
20.03.05 ore 14,16
E' stato vietato alla delegazione della Rete Antirazzista Siciliana di entrare nel lager. Per presunti motivi di ordine pubblico è stato vietato l'ingresso alla delegazione della R.A.S. insieme alla senatrice Acciarini. Si pensa invece che stia accadendo qualcosa. Forse gli aguzzini vogliono far partire un altro aereo. [da Laboratorio Zeta]
20.03.05 ore 14,23
Sulla pista dell'aeroporto di Lampedusa stanno iniziando le operazioni d'imbarco, nell'aereo della Adriatic, per un altro gruppo di migranti. Com'era previsto, il veto all'ingresso della R.A.S. nel LAGER di Lampedusa nascondeva l'imminente deportazione. Voci trapelate, ma non confermate, indicano Crotone come destinazione dell'aereo. CHIEDIAMO A TUTTI I COMPAGNI CALABRESI DI MOBILITARSI URGENTEMENTE PER L'ARRIVO DELL'AEREO A CROTONE. [da Laboratorio Zeta]
20.03.05 ore 14,35
Con ogni probabilità gli immigrati deportati col secondo ponte aereo da Lampedusa verranno trasferiti a Crotone. Invitiamo tutti gli antirazzisti calabresi a vigilare e intervenire. [da Comm.ne Antirazzista FAI]
20.03.05 ore 15,46
L'aereo con a bordo i migranti è partito. [da Comm.ne Antirazzista FAI]
21.03.05 ore 18,20
Deportazioni - Comunicato dell'Osservatorio Migranti (AG)
Emergenza migranti
Ieri sera alle ore 20 circa è arrivata a Porto Empedocle, la nave passeggeri con a bordo un centinaio di migranti provenienti dal cpt dell’isola di Lampedusa. Allo sbarco erano presenti una ventina di attivisti dell’Osservatorio Migranti di Agrigento, alcuni membri dell’associazione Hurria di Caltanissetta e un numero imprecisato di forze dell’ordine. Appena sbarcati, i migranti in tutto un centinaio, sono stati collocati su quattro autobus di privati che sono immediatamente partiti, secondo informazioni assunte da fonti attendibili, per il cpt di Crotone. La nostra presenza è stata di fondamentale importanza, non solo per la testimonianza diretta ma anche per la solidarietà manifestata nei confronti di tutti i migranti. L’Osservatorio di Agrigento, inoltre, sta preparando un sit-in che si dovrebbe svolgere in questi giorni in città per denunciare alla cittadinanza le gravissime violazioni di diritti umani perpetuate a danno di tutti i potenziali richiedenti asilo che sono arrivati a Lampedusa e immediatamente rimpatriati verso i campi libici.
Agrigento, lì 21.03.2005 Leonardo Marino
Osservatorio Migranti Agrigento [da
TAZ laboratorio di comunicazione libertaria]
21.03.05
Resoconto della Rete Antirazzista Siciliana sugli eventi del 19-20 marzo 2005 a Lampedusa
Una ventina di noi hanno raggiunto Lampedusa per denunciare la tragedia che in questi giorni, come è già accaduto nell'ottobre del 2004, si sta consumando nel silenzio e nell'indifferenza di un paese intero.
I ponti arerei che deportano i migranti dall'isola siciliana alla Libia sono ricominciati come la più normale delle prassi, nonostante esistano adesso dati ufficiali del governo libico che riportano la morte nel deserto di 106 delle persone deportate da settembre ad oggi.
Questi morti (e 106 è solo il dato ufficiale) pesano sulla coscienza di tutti.
Pesano soprattutto sulla coscienza di questo governo che ormai, con tutta l'arroganza di un regime, calpesta lo Stato di diritto e le convenzioni internazionali, le leggi interne come tutti i fondamentali diritti della persona umana.
In due giorni abbiamo assistito alla deportazione aerea di 140 persone sommariamente identificate e che non hanno avuto la possibilità di incontrare un avvocato o un giudice o di chiedere asilo politico.
Tutto ciò che abbiamo potuto fare su un'isola ostile e militarizzata (parliamo proprio di esercito e mitra), tra aggressioni fisiche e provocazioni da parte dei leghisti lampedusani (!) e della polizia, è stato gridare ai migranti, mentre venivano deportati, quale fosse la reale destinazione di quegli aerei. Fino a quel momento nessuno li aveva informati: pensavano tutti di andare a Crotone.
Per questo motivo, durante il primo imbarco del 19 marzo una decina di loro ha tentato la fuga sulla pista dell'aeroporto. Sono stati tutti ripresi e malmenati. Un ragazzo svenuto è stato portato via da una camionetta della polizia. L'aereo è partito comunque. Queste immagini sono state trasmesse dalla televisione solo perché noi le avevamo riprese. Le abbiamo gratuitamente date alla Rai purché venissero diffuse, al solo patto che in nessuno dei servizi dei loro tg adoperassero le parole "clandestino" per parlare di uomini e donne, e "centro di accoglienza" per parlare dei Cpt. Ovviamente entrambi i termini sono stati adoperati più volte dal pessimo servizio del tg1.
Alle dieci di sera del 19 sono arrivate le due Senatrici Tana De Zulueta e Chiara Acciarini (uniche mosche bianche di un'opposizione che ha ostentato solo indifferenza) che hanno immediatamente chiesto, come è loro diritto, di entrare almeno dentro gli uffici del campo di detenzione dove restavano rinchiusi più di 600 tra uomini, donne e minori (stiamo scrivendo sempre del solito lager , quello di solo otto cessi e tutti senza porte, quello senza materassi e coperte, quello gestito dalla solita Misericordia, con a capo il solito responsabile sig. Scalia che si prende circa 45 euro al giorno per detenuto). È stato loro negato l'accesso adducendo a pretesto "l'assetto notturno" del personale, la mancanza di un "referente adeguato" all'interno del campo, e, soprattutto, "il rispetto della privacy" dei detenuti (c'è bisogno di un commento?).
La mattina dopo, alle 6:30 del venti, le due Senatrici, insieme alla nostra delegazione, hanno reiterato la richiesta di ingresso. Questa volta è stato loro permesso di arrivare fino al primo cancello, cioè fino ai locali degli uffici, all'infermeria e alla "zona donne" (dove c'erano solo una decina di ragazze). Ancora una volta quindi, le parlamentari e il loro avvocato non hanno potuto incontrare i migranti detenuti se non da dietro le sbarre e da lontano (avendo però modo di riconoscere tra essi la presenza di parecchi ragazzi evidentemente minorenni), e non hanno potuto ispezionare il campo. I motivi addotti erano stavolta quelli di "ordine pubblico".
La ragione reale è stata certo quella di occultare quanto avveniva e avviene anche in questo momento dietro quei cancelli, nonché i preparativi per le nuove deportazioni.
Nel frattempo sul retro del Cpt alcuni di noi sono riusciti ad avvicinarsi ai migranti detenuti (ovviamente a una distanza minima di cento metri, con le camionette della polizia e dei carabinieri, le sbarre e il filo spinato in mezzo) tanto da poter comunicare con loro in inglese e urlando. Ci hanno chiesto aiuto "Help us, please, help us...", ci hanno comunicato che erano in sciopero della fame da due giorni, che avevano dormito per terra perché lì dentro non c'è niente, che avevano sete, che preferivano morire dentro il campo piuttosto che ripassare dalla Libia. Ci hanno chiesto se questo paese avesse un governo, ci hanno chiesto conferma se l'Italia fosse un paese di libertà, ci hanno chiesto del Vaticano e del Papa, molti ci hanno detto di avere famiglia...
Poco dopo i poliziotti hanno iniziato a trasportare 120 di loro verso il porto e li hanno imbarcati per Porto Empedocle (con destinazione ufficiale Crotone). Nel pomeriggio è partito un secondo aereo sempre della stessa compagnia, la Air Adriatic, che sembra fa scalo solo a Tripoli e Spalato. Ma il prefetto Panza insiste nel dire che sarebbero andati anch'essi a Crotone.
Intanto le Senatrici chiedevano ancora di entrare ma veniva loro risposto che i responsabili erano assenti perché erano andati a pranzo.
Sull'isola non è rimasto più nessuno che si ribelli a tutto questo. Neanche un militante, un politico, un giornalista straniero (forse un paio italiani ma non si sa) o semplicemente un cittadino che contesti.
E le deportazioni, mentre noi scriviamo e anche adesso che voi leggete, continuano.
Rete Antirazzista Siciliana