Trapani 28/12/05
Appello, adesioni, Manifestazione Antirazzista
per ricordare Rabah, Nashreddine, Jamel, Ramsi, Lofti, Nasim (vittime del rogo di sei anni fa al cpt di Trapani) indetta da 

- GLI ANTIRAZZISTI NON DIMENTICANO -


 

Il 28 Dicembre ricorre il sesto anniversario della strage del Centro di Permanenza Temporanea "Serraino Vulpitta" di Trapani. 

Oggi come allora, si continua a morire di immigrazione: ai confini dell'Europa - sempre più simile a una fortezza inespugnabile - si assiste a un drammatico crescendo di episodi in cui gli immigrati sono vittime delle leggi razziste e repressive che chiudono inesorabilmente le porte in faccia a chi cerca di migliorare le proprie condizioni di vita. 

I recentissimi fatti di Pozzallo (decine di morti e dispersi in mare in seguito a un naufragio), il rogo al CPT di Amsterdam (che presenta inquietanti analogie con la strage di sei anni fa a Trapani) e i massacri di immigrati alle frontiere ispano-marocchine di Ceuta e Melilla, sono solo gli ultimi di una lunga serie di eventi luttuosi provocati dalla repressione inflitta ai migranti. 

Se, infatti, donne e uomini che scelgono di emigrare potessero farlo nel rispetto della loro libertà e delle loro aspettative, tutto questo non succederebbe. 

La mostruosità dell'impianto giuridico delle leggi sull'immigrazione (Turco-Napolitano e Bossi-Fini) che lega permesso di soggiorno a contratto di lavoro fa di ogni immigrato un lavoratore schiavizzato e costantemente minacciato dalla clandestinità, funzionale agli interessi dei ricchi e dei padroni. 

È ormai chiaro che la clandestinizzazione delle persone è l'obiettivo privilegiato di interessi economici e politici: da un lato i governi di tutta Europa reprimono brutalmente i flussi migratori, e dall'altro con le loro politiche permettono alle mafie internazionali di alimentare il traffico di esseri umani e di manodopera a costo zero. 

Grazie al costante lavoro di controinformazione portato avanti dal movimento antirazzista in Sicilia, gli orrori dei CPT (come a Lampedusa) hanno raggiunto la ribalta della cronaca nazionale suscitando l'indignazione di buona parte dell'opinione pubblica. 

Così come in tutta Italia e in tutta Europa, nel CPT di Trapani non sono mai cessati atti di autolesionismo e tentativi di fuga a dimostrazione del fatto che in un CPT non c'è accoglienza ma segregazione. 

Per la strage di sei anni fa, la giustizia di Stato non ha individuato nessun colpevole.

Sono anni che pretendiamo la chiusura del CPT "Serraino Vulpitta" di Trapani, del Centro d'identificazione di Salinagrande e di tutti i campi d'internamento per immigrati, luoghi in cui le persone vengono private della loro libertà senza che abbiano commesso alcun reato. 

Ciò che rivendichiamo sono i diritti fondamentali che spettano a tutti, stranieri e non: libertà di circolazione, diritto al lavoro, diritto alla salute e tutti i diritti sociali. 

Noi, oggi come allora, ribadiamo la nostra più totale condanna politica ed etica al sistema che produce tutto questo e nel ricordo di tutte le vittime delle leggi razziste vogliamo manifestare affinché Trapani, la Sicilia e tutta l'Europa non siano più carceri a cielo aperto, ma luoghi in cui accoglienza, solidarietà e giustizia sociale sostituiscano la repressione, la discriminazione e la disuguaglianza in cui gli stati, i governi e il capitalismo globalizzato ci costringono a vivere. 

Dalle ore 9.00 Presidio antirazzista davanti il Centro di Permanenza Temporanea "Serraino Vulpitta" di Trapani per ricordare Rabah, Nashreddine, Jamel, Ramsi, Lofti, Nasim (vittime del rogo di sei anni fa) e tutti gli immigrati uccisi dalle frontiere e dalle leggi razziste; e per portare la nostra solidarietà a chi oggi è rinchiuso in questa struttura. 

Ore 16.00 - MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA attraverso le vie del centro storico di Trapani. Concentramento a Piazza Sant'Agostino. 

Al termine della manifestazione si terrà un concerto di musica dal vivo. 

GLI ANTIRAZZISTI NON DIMENTICANO 

Per info e adesioni: coordinamentoperlapace@yahoo.it