Anarchici greci, italiani e di altre nazionalità in Egitto tra fine '800 ed inizi '900

 

Una ricostruzione cronologica sugli anarchici greci, italiani e di altre provenienze che sono stati attivi in Egitto durante gli ultimi decenni del XIX secolo ed i primi decenni del XX secolo.

In Egitto il primo sindacato, denominato Fratellanza dei Lavoratori, venne fondato nel 1872 da lavoratori greci, provenienti per lo più dall'isola di Corfù.

La prima pubblicazione anarchica in Egitto apparve ad Alessandria, probabilmente nel 1887, col titolo di "Il Lavoratore" in lingua italiana.

Nel settembre 1878, Errico Malatesta lasciò Napoli per evitare di essere imprigionato. Si recò ad Alessandria d'Egitto, dove c'era un'attiva comunità di lavoratori italiani. Nel frattempo, dopo l'ascesa al trono italiano di Umberto I, il repubblicano Passanante cercò – senza riuscirci – di uccidere il nuovo re. Ne seguì una vasta repressione in tutta Italia, in particolare contro gli anarchici. In Egitto venne organizzata da patrioti italiani una iniziativa per condannare l'atto di Passanante, e per tutta risposta i lavoratori italiani iniziarono a manifestare davanti al Consolato Italiano per solidarizzare con Passanante e per contrapporsi al patriottismo dei loro connazionali. Prima ancora della manifestazione Malatesta venne arrestato insieme con Alvina e Parini. Malatesta ed Alvina vennero entrambi espulsi. Parini invece, sebbene fosse nativo di Livorno, già risiedeva da lungo tempo in Egitto e riuscì a rimanerci.

Un altro anarchico italiano, Amilcare Cipriani venne arrestato ed incarcerato in Italia nel 1881 per aver ucciso un altro italiano ad Alessandria d'Egitto nel 1867. Inizialmente il caso era stato trattato come un atto di auto-difesa, ma venne poi impugnato dalle autorità italiane durante la campagna rivoluzionaria del 1881 in cui Cipriani fu uno dei protagonisti. L'arresto di Cipriani fece mobilitare tutta la sinistra. Poi Cipriani risiedette per lungo tempo in Grecia.

L'1 aprile 1882, i lavoratori egiziani del carbone da legna iniziarono uno sciopero (il primo nella storia egiziana) contro la Compagnia del Canale di Suez a Port Said. Lo sciopero vide una forte partecipazione degli anarchici, che forse ne erano stati gli ispiratori.

Nello stesso anno il Presidente dell'Associazione dei Lavoratori Italiani di Alessandria, inviò una lettera al nuovo primo ministro egiziano, Sami Pasha al-Barudi, per sostenere l'insurrezione di Ahmad Orabi (1) e per denunciare l'intervento straniero.

Nel 1884 fece la sua comparsa la rivista anarchica in lingua italiana "La Questione Sociale".

Nel 1890 venne varata in Egitto la legge Patenta che mise davvero fine al sistema delle gilde. Ne seguì un fiorire delle attività lavorative nel paese.

Il 18 marzo 1894, il giornale egiziano "Al-Hilal", riportava l'arresto di un lavoratore greco ad Alessandria per aver diffuso materiale che la polizia definì come "volantini anarchici". I volantini invitavano i lavoratori a celebrare l'anniversario della Comune di Parigi e si concludevano con un "Lunga vita all'anarchia" (o "Lunga vita al comunismo" secondo un'altra traduzione). L'1 ottobre 1894 i lavoratori greci alle dipendenze della Compagnia del Canale di Suez scendevano in sciopero. Il medico greco dottor Sakellaridis Yannakakis – molto conosciuto nella regione – fondò il sindacato dei calzolai. Su sua iniziativa venne fondato anche nel 1918 il Sindacato Internazionale dell'Istmo di Suez, dopo l'iniziativa della Mutua Fratellanza "La Fenice", fondata nel 1908. Nel 1923 venne pubblicato ad Alessandria un lavoro di Skouphopoulos intitolato "Vecchie e nuove idee".

L'1 ottobre 1894, scendevano in sciopero i lavoratori greci del Canale di Suez su spinta degli anarchici. Nello stesso anno venne fondata al Cairo la Associazione Internazionale dei Lavoratori del Tabacco su iniziativa soprattutto di anarchici italiani e di alcuni anarchici greci, che indisse uno sciopero generale del settore. Sempre nel 1894 l'anarchico greco Sakellaridis Yannakakis partecipò attivamente alla fondazione del sindacato dei calzolai (in seguito fu molto attivo nel Centro Socialista di Istanbul in Turchia).

Nel 1899 ci fu un altro sciopero dei lavoratori del tabacco, in cui ebbero un ruolo dirigente importante gli anarchici greci Aristides Pappas, N. Chrysoudis o Zografos e S. Vlachopoulos, l'anarchico egiziano Mohamed Sintky e l'anarchico ebreo Solomon Goldenburg. Poco dopo i padroni riuscirono ad emarginare Pappas, Chrysoudis e Vlachopoulos e costituirono un'associazione padronale con altri produttori di sigarette greci. Ma tra i lavoratori restavano ben attivi anarchici e rivoluzionari greci come i fratelli Vourtzonis, Nick Giannis e Yiannis Mavros.

Nei primi del '900, l'operaio K. Asteriadis, pubblicò al Cairo un opuscolo intitolato "Capitale-Lavoro o Dominazione-Denaro", in cui presentava posizioni anarcosindacaliste. Nello stesso anno scioperarono gli operai italiani che lavoravano sulla Diga di Assuan, ed uno sciopero generale venne indetto dai lavoratori del settore tabacchi.

Nel 1900, la casa editrice libertaria Tucker Publications di New York, pubblicò un opuscolo sull'antico Egitto col titolo di "5000 anni fa" ad opera di Paul Pfitzner.

Luigi Galleani, fuggito dal carcere dell'isola di Pantelleria nel 1900, giunse in Egitto. Frequentò per un anno i compagni italiani benché fosse minacciato di estradizione, dopo di ché se ne andò a Londra all'età di 40 anni. Il giornale di Galleani "Cronaca Sovversiva" (fondato il 6 giugno del 1903 nel Vermont) era letto dagli anarchici italiani in molti paesi, compreso il Nord Africa.

Nel 1903, venne costituito il Sindacato dei Lavoratori delle Compagnie Internazionali di Commercio.

Poco prima erano giunti in Egitto i noti anarchici greci Dimitris Karampilias e Panos Makhairas (1901-1902), e si era stabilito al Cairo un altro anarchico di Atene, Nikos Doumas, ex-membro della Associazione Centrale dei Socialisti di Kallergis e della Lega Socialista "Mondo" di Atene. In particolare, su iniziativa di quest'ultimo, fece la sua comparsa nel 1907 ad Alessandria ed al Cairo un giornale anarcosindacalista intitolato "L'operaio". In questo giornale ci scrivevano anche il dott. G. Saraphides, Zacharias Hatzopoulos (1880-1935, fratello del noto socialista greco Costas e dell'anarchico Dimitris Hatzopoulos, che nel 1913 pubblicò al Alessandria un libretto intitolato "Gioia ed edonismo nella rivoluzione"), George Telemitis, Stavros Kouchtsoglous (che lavorava nella manifattura dei tabacchi a Tsanakli), Iosif Chionis e K. Asteriadis.

Dimitris Karampilias era nato nel villaggio di Mintilogli Achaias (vicino Patrasso) nel 1872. Dopo la dissoluzione del movimento anarchico a Patrasso, se ne stette ad Atene con Yiannis Magkanaras ed insieme parteciparono alle attività anarchiche nella città. Nel 1901, emigrò ad Alessandria d'Egitto dove lavorò nella manifattura dei tabacchi e partecipò al movimento anarchico e della classe operaia locale, collaborando con altri anarchici greci già residenti lì da tempo e con gli italiani. Dopo 2-3 anni forse, lasciò l'Egitto per la Francia, dove lavorò come sarto e si inserì nei circoli anarcosindacalisti francesi.

Contemporaneamente, N. Doumas era uno dei principali attivisti del Centro Socialista del Cairo. Nel 1908 terminava le sue pubblicazioni il giornale "L'operaio", ma nello stesso anno G. Saraphides dava alle stampe un altro giornale chiamato "Le Notizie" (di contenuto socialista), a cui partecipavano gran parte degli ex-redattori de "L'operaio".

Gli anarchici greci, Iosif Chionis e Gerasimos Louzis, insieme agli anarcosindacalisti italiani Vozai, Loggi e Pizzoriti, contribuirono alla costituzione della Associazione Internazionale dei Tipografi, che aveva una sezione greca – con Iosif Chionis come segretario – ed una sezione italiana.

Nel 1907-1908 e fino al 1913, gli anarcosindacalisti italiani e greci influenzarono non poco i tipografi in Egitto. Pubblicavano il "Bollettino Tipografico" (in italiano) e le loro proteste ed iniziative portarono i tipografi alla conquista delle 8 ore invece delle precedenti 12-14 ore di lavoro. Il "Bollettino Tipografico" ebbe un ruolo importante nello sviluppo del movimento sindacale in Egitto.

Nel 1907, i lavoratori stranieri ad Alessandria e al Cairo, tra cui quelli greci, organizzarono manifestazioni ed altre azioni contro la deportazione pianificata dei rifugiati russi che erano fuggiti in Egitto per sfuggire alle repressioni che erano seguite al fallimento della rivoluzione del 1905 in Russia.

Nel 1908 venne costituito il Sindacato dei Tranvieri del Cairo.

Tra il 1909-1911, due fogli vennero scritti e stampati in greco da Chionis, Louzis e Loukas Christophides. Nello stesso tempo comparvero sul giornale anarchico italiano "L'Idea" al Cairo, articoli in greco a cura di Stavros Kouchtsoglous, George Vrisimitzakis ed un altro con lo pseudonimo di Spartacus. In questo giornale comparvero anche articoli dell'anarchico spagnolo José Estivalis, editore del giornale "Tierra y Libertad" (di cui un articolo venne pubblicato sul giornale socialista "Koinonismos" ad Atene nello stesso periodo). José Estivalis divenne poi molto noto come regista anarchico col nome di Armand Guerra.

Nel 1909, l'anarchico greco George Telemitis (di cui nulla si sa ancora a tutt'oggi e forse si tratta di uno pseudonimo), scrisse e fece stampare un opuscolo col titolo di "Kato ta Eidola" ("Abbattiamo gli idoli") in occasione della fucilazione dell'anarchico spagnolo e pedagogista Francisco Ferrer y Guardia, in Spagna nello stesso anno. L'opuscolo ebbe grande diffusione in Grecia grazie agli anarchici ed ai socialisti.

Nel 1911, lo Stato egiziano lanciò una serie di persecuzioni contro gli anarchici, contro gli anarcosindacalisti italiani Vozai, Loggi e Pizzoriti ed alcuni italiani vennero espulsi. Ma militanti greci come Stavros Kouchtsoglous e Nickos Doumas proseguirono con intensità la loro azione. Kouchtsoglous pubblicò nel 1912 al Cairo un opuscolo col titolo di "Kato I Maska" ("Giù la maschera") e Doumas lavorava con altri militanti italiani come Antonio e Zampio. Ma giunse un'altra ondata di persecuzioni che dava una caccia senza pietà agli italiani e N. Doumas fu costretto al lasciare l'Egitto. Si stabilì ad Atene alla fine del 1912 e nel 1913 era già uno dei fondatori della Associazione del Lavoratori delle Calzature, dopo aver trovato lavoro come calzolaio ed aver attivamente partecipato al movimento operaio, anche se alcuni storici sostengono che sia poi diventato marxista.

Lo storico ed accademico Panagiotis Noutsos scrive che dal 1915 in poi Nikos Doumas passò al socialismo riformista, si avvicinò al socialdemocratico Plato Drakoulis e divenne anche membro dell'allora Partito Socialista del Lavoro Greco (SEKE). Lo storico marxista Yiannis Kordatos ha scritto anche che entrambi i figli di Nikos Doumas, George ed Antonis, si unirono pure ai socialisti riformisti, confermando così la tesi di Noutsos. Tuttavia, George Doumas fece parte della corrente di sinistra che uscì o venne espulsa dal SEKE per formare l'Unione Comunista.

Inoltre, durante il suo periodo anarcosindacalista in Egitto, Nikos Doumas scrisse e pubblicò alcuni libri ed opuscoli ed ebbe corrispondenza con vari giornali socialisti in Grecia, tra cui "O Ergatis" ("L'operaio") della città di Volos (in Tessaglia, Grecia centrale). Praticamente egli era un corrispondente di questo giornale in Egitto, su cui scriveva con lo pseudonimo di "Operaio".

Altri anarchici greci in Egitto si resero autori di libri e/o di opuscoli, come G. Saraphidis oppure uno chiamato G. Drakopoulos che scrisse e pubblicò "H Ataxiki Epanastasis" ("La rivoluzione senza classi"), sebbene non si sappia se questo fosse un lavoro veramente anarchico oppure generalmente radicaleggiante.

Nello stesso tempo un altro giornale greco in Egitto, il "Sosialistiki" ("Socialista"), pubblicava traduzioni di opere di Mikhail Bakunin e di altri pensatori anarchici.

In genere, a parte l'attività sindacale e di sciopero e quella per la propaganda anarchica, parecchi anarchici e libertari greci in Egitto si occuparono anche di traduzioni di teoria anarchica, come i testi di Bakunin e di altri autori. Nel 1904 uscì la rivista "Nea Zoi" ("Vita Nuova"), nel 1911 ne uscì un'altra intitolata "Grammata" ("Lettere") e nel 1916 uscirono "Phoenix" e "Propylaea", mentre la maggior parte degli intellettuali anarchici e libertari partecipavano anche ai gruppi sparsi di demoticisti che erano attivi in quel periodo in Egitto.

Nell'aprile 1919, il marxista George Skliros (Constantinides) – autore di "To Koinoniko Mas Zitima" ("La nostra questione sociale") – a cui pare si debba la fondazione del cosiddetto socialismo scientifico in Grecia – e uno dei pionieri del movimento del demoticismo, annunciava in un incontro di scrittori al Cairo di aver già iniziato uno studio su un'opera di Kropotkin, che per quanto ne sappiamo non venne mai completato. Tra giugno e dicembre del 1917, G . Constantinides fece letture pubbliche di testi di Tolstoy, presso la Libreria del Popolo di Alessandria, organizzate dalla rivista "Grammata". Dobbiamo qui menzionare che "Grammata" smise le pubblicazioni e le riprese solo nel luglio 1920, con Stephanos Pargas editore e M. Peridis capo redattore, ma questa serie non viene considerata come prosecuzione della pubblicazione del primo periodo. Tra i collaboratori di "Grammata" vi era anche l'anarchico italiano Luigi Fabbri, il cui esaustivo articolo "Il movimento delle idee in Italia" venne pubblicato in traduzione nel volume 2 della rivista (settembre-ottobre 1920) a pagina 96.

Nel settembre 1919, dopo un'estate di scioperi, gli operai italiani, Max di Collalto (editore di Roma e membro della Società Internazionale dei lavoratori del Cairo) e Giuseppe Pizzuto, un socialista rivoluzionario del sindacato tipografi, vennero entrambi espulsi.

Intorno al 1920, Salama Musa, Muhammad 'Abdullah al-'Inani e Husni al-Urabi formarono il Partito Socialista, in opposizione al partito nazionalista Wafd ("Partito Egiziano della Delegazione"). Nel 1924, Husni al-Urabi, Antun Marun e Joseph Rosenthal (un ebreo italiano che si era stabilito in Egitto nel 1899) formarono il Partito Comunista Egiziano.

Nel 1924, il partito Wafd formava la Federazione Generale dei Sindacati Operai nella Valle del Nilo per impedire che lo facesse il Partito Comunista.

Infine, dobbiamo dire qualcosa su George Vrisimitzakis. George Vrisimitzakis era originario di Creta, ma era nato ad Alessandria nel 1890. Fin da giovane era un tipo ribelle e nerboruto. Aveva studiato letteratura francese e scienze a Parigi. Non aveva acquisito una specializzazione specifica né era interessato ad una qualifica accademica. Parlava molto bene il francese, l'italiano e l'arabo ed era autodidatta in greco. Dall'estate 1912 fino alla primavera del 1913 si stabilì a Viareggio, in Italia, dove frequentava i circoli anarchici locali. Nell'estate 1915 era a Parigi. Nel 1918-1919 era ad Atene e lavorava per la rivista "Altar". Nel 1921 tornò ad Alessandria, ma nel 1926 era di nuovo a Parigi dove rimase fino alla fine dei suoi giorni. Morì il 19 dicembre 1947. George Vrisimitzakis si era dedicato agli studi letterari, scrisse un lavoro critico sul poeta Costantino Kavafis, tradusse vari lavori tra cui i classici dell'anarchismo e fu uno degli editori della rivista "Grammata" (nel primo periodo). Scrissi anche dozzine di libri, libretti ed articoli su varie questioni sociali in gran parte pubblicati su "Grammata" e poi ri-pubblicati su altre riviste e giornali. Fino al 1931, molte riviste e molti giornali in Grecia ed in Egitto hanno usato le sue traduzioni ed i suoi lavori. Negli ultimi anni della sua vita pubblicava articoli sulle riviste letterarie francesi, in gran parte firmati con lo pseudonimo di Philetas.

Dmitri
(MACG – Melbourne Anarchist Communist Group, Australia, a titolo personale)

Traduzione a cura di FdCA – Ufficio Relazioni Internazionali.

Fonti:
http://ngnm.vrahokipos.net
http://www.anarkismo.net
http://www.geocities.com/ringfingers/nonwesternweb.html
http://libcom.org/forums/history/greek-turkish-population-exchange31072007

 

Ndt:

1. Ahmad Orabi (1841-1911), tenente colonnello del'esercito egiziano, capo della "rivoluzione" contro il colonialismo inglese, repressa dall'intervento militare inglese.