Bisogna far crescere l'opposizione sociale
Antifascismo anarchico
ÈLa crescita di massa dei fascisti, il loro radicarsi nel tessuto sociale, la loro capacità di porre con forza la questione della legittimità storico-politica, non sono cose che nascono con il voto del 27 marzo, né pochi mesi prima. Già agli inizi degli anni '80 (all'epoca dei minimi storici elettorali del MSI) erano presenti preoccupanti segnali di radicamento dei fascisti nel "proletariato instabile", ma anche in settori classicamente operai, ed una crescita di egemonia nei loro insediamenti tradizionali di piccola borghesia.
Le cause di questo radicamento sono in gran parte di carattere economico-sociale (disgregazione del tessuto operaio, l'avanzare della crisi, la concentrazione capitalistica con tendenza all'impoverimento dei ceti medi) ma anche politiche e soggettive. La sinistra politica e sindacale, da decenni intrappolata nel pantano istituzionale, ha contribuito significativamente a questo stato di cose sposando i valori dell'avversario di classe (libertà di impresa, individualismo, ideologia della nazione-impresa) incrinando identità e capacità di difesa del movimento operaio.
Di fronte ai fascisti non c'è da essere titubanti. È necessaria la mobilitazione unitaria di massa per contrastare lo squadrismo e la sua arroganza crescente.
È necessario combattere ogni tentativo di revisionismo storico e riaffermare con forza il valore della Resistenza non come generica guerra civile ma come fase specifica della lotta di classe. Tuttavia paragonare la situazione attuale con quella del 1922 è fuorviante ed in molti casi strumentale, anche se l'idea dei fascisti al governo fa rabbrividire. Profondamente diverso è il quadro dell'economia capitalista, soprattutto a livello internazionale, e per i padroni di oggi con c'è, come invece ci fu allora, la necessità di una controrivoluzione preventiva.
È importante fare molta attenzione per evitare che sull'onda dell'antifascismo avvenga un ricompattamento moderato attorno al polo progressista anche di quei settori del mondo del lavoro e giovanili che in questi anni si sono mossi su un terreno extraparlamentare e di opposizione di classe.
È necessario legare l'antifascismo alla difesa delle condizioni materiali dei lavoratori, a cominciare dalle prossime scadenze contrattuali.
I recenti avvenimenti francesi sono lì a dimostrarci che una forte opposizione sociale di massa, in grado di muoversi fuori dal controllo istituzionale e dei partiti parlamentari, riesce ad annullare le misure anti-operaie della destra e a ridimensionare il consenso sociale dei fascisti.
In Italia occorre consolidare strutture di opposizione sociale autogestire al fine di:
Organizzare la vigilanza antifascista.
Combattere il razzismo sviluppando la solidarietà di classe con i lavoratori immigrati.
Difendere le condizioni di vita dei lavoratori: orario, salario, salute, pensioni, istruzione.
Difendere ed ampliare l'agibilità politica e sindacale.
Federazione dei Comunisti Anarchici
25 aprile 1995
(volantino distribuito alla manifestazione nazionale del 25 aprile a Milano contro il governo Berlusconi)