Primo Maggio:
difendere, allargare e condividere le lotte
Il Primo maggio, ieri come oggi, significa rispetto per le mobilitazioni dei lavoratori di tutto il mondo che hanno sofferto, pagando anche con le proprie vite, nelle lotte per cambiare la condizione di uomini e donne sottoposte al controllo del capitalismo nel mondo.
Noi comunisti anarchici rivendichiamo la lotta per un cambiamento radicale della società verso una società di libertà, uguaglianza e solidarietà, ma non possiamo dimenticare che in molti paesi non si è ancora raggiunto il livello minimo di garanzie di espressione sindacale, e c'è chi lavora a condizioni e salari subumani. Il nostro pensiero oggi va a queste realtà con il rafforzamento delle reti di sostegno alle lotte dei popoli di tutto il mondo.
Nei paesi dell'Occidente, "culla delle libertà", il destino di uomini e donne che lavorano è diventato negli ultimi due decenni sempre peggiore; precarizzazione, flessibilità, parole magiche sposate da destra e sinistra in tempi non sospetti, sono ora sotto gli occhi di tutti nei loro effetti per i durissimi colpi di una crisi nata proprio dalla diminuzione dei salari e dalla distruzione di posti di lavoro.
Ovunque si vede la difficoltà di trovare un nuovo lavoro, ricattabilità crescente a chi cerca di organizzare un'opposizione politico-sociale, insicurezza costante delle aspettative sulla vita per i giovani e meno giovani. A fronte di tutto questo, aumentano i profitti, crescono le infiltrazioni mafiose-finanziarie, e diventa difficile e disperata l'azione sindacale e politica che chiede un reale cambiamento.
Gli Stati, i vertici del G8 lo sanno e scelgono la repressione, l'oppressione e lo sfruttamento. Scelgono di salvare le banche prima di tutto, le aziende prima di tutto. Le lavoratrici ed i lavoratori possono aspettare ché intanto possono continuare a indebitarsi per poter vivere.
Ma anche in tempi di dura crisi il Primo maggio continua a ricordare che sono le lotte dei lavoratori, autorganizzate e federate, che conquistano i diritti. Che non sono mai acquisiti per sempre.
Ma che vanno difesi, allargati e condivisi con le lotte.
Perché, e le mobilitazioni in tutto il mondo lo hanno ricordato in questi mesi di crisi, le lotte di massa, dal basso, autogestite, sono nel sangue e nella memoria storica de movimento dei lavoratori e contrastano i dirigenti del capitalismo internazionale ed i governi di tutto il mondo in nome della giustizia sociale e della difesa degli interessi materiali del mondo del lavoro.
Il compito dei comunisti anarchici e dei rivoluzionari per la libertà e l'uguaglianza è di raccogliere questa memoria e portarla nelle lotte del presente, quale forza agente parte costitutiva del movimento dei lavoratori, un movimento che deve diventare una vera forza rivoluzionaria in grado di distruggere il capitalismo e inaugurare una nuova era di libertà, solidarietà e uguaglianza.
1 Maggio 2009
Alternative Libertaire (Francia)
Federazione dei Comunisti Anarchici (Italia)
Workers Solidarity Movement (Irlanda)
Zabalaza Anarchist Communist Front (Sud Africa)
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