Gli anarchici ed il congresso della CGIL

 

 

Il congresso che si apre è un congresso che si annuncia di scontro, poiché la posta in gioco è la capacità della CGIL di riprendere il conflitto e tornare a stare dalla parte dei lavoratori per difendere il diritto alla contrattazione, la democrazia sindacale, l'indipendenza del sindacato. In questa tornata assumono un ruolo decisivo le Camere del Lavoro ed i congressi territoriali, ove sarà necessaria la massima partecipazione e vigilanza, per evitare accordi sottobanco tra esponenti delle 2 mozioni per la spartizione dei posti, e dove bisognerà adoperarsi perché la mozione di minoranza possa andare ben oltre un fisiologico 25% per puntare ad un 40% di voti. Solo in questo modo è possibile sancire una discontinuità con l'azione sindacale della CGIL finora e con i precedenti congressi. Sostenere la mozione di minoranza permette di aprire spazi ad una prassi sindacale conflittuale nelle lotte, di rilanciare la partecipazione attiva degli iscritti e dei lavoratori, di ristrutturare la CGIL nei territori, di dire un chiaro no a contratti rinnovati sulla base delle nuove regole anche da pezzi di CGIL.

74° Consiglio dei Delegati
FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI

Cremona, 17 gennaio 2010