25 aprile 2011: il fascismo nei luoghi di lavoro

 

"L'azienda è una macchina da guerra, i suoi lavoratori sono i soldati". Questa definizione è tratta dalle dichiarazioni di Marchionne, CEO della FIAT, e rende esplicite nelle attuali politiche liberiste, le logiche dell'azienda totale e di guerra, che stanno alla base della gestione del comando d'impresa.

I lavoratori sono utilizzati gli uni contro gli altri in una logica puramente competitiva: i dipendenti di una azienda contro quelli dell'altra, sia che stia nello stesso perimetro a uno o diecimila chilometri di distanza; il prodotto per competere, per continuare a rendere profitti, deve costare sempre di meno, deve quindi aumentare l'estrazione di plusvalore dal singolo lavoratore.

La competizione si sposta così sul terreno del salario che continua a diminuire, degli orari di lavoro che continuano ad aumentare e dei diritti che vengono sottratti, o meglio, vengono eliminati; sì, perché i diritti costano e rendono ingovernabili le aziende.

Inutile sottolineare che la ricattabilità del lavoratore aumenta in modo esponenziale: è quello che definiamo l'uso della crisi o gestione della fase che ne fanno i padroni.

Come hanno fatto e cosa fanno per raggiungere questo obiettivo, tra l'altro dichiarato a più riprese, affinché il lavoratore debba essere sottoposto non solo al ricatto, ma anche ad un comando, ad un dominio dentro l'impresa, di tipo assoluto?

Sono due le azioni che in modo congiunto vengono portate avanti:

1. eliminazione di qualsiasi forma di contrattazione collettiva che abbia come riferimento gli interessi dei lavoratori: esistono invece solo gli interessi dell'impresa ai quali uniformarsi;

2. controllo totale della prestazione lavorativa, del come si lavora, sulle condizioni di lavoro, sull'intensità del lavoro, sino ad arrivare al controllo dei corpi, al quando devi lavorare, alla durata, alla massima flessibilità degli orari e alle tecniche di sfruttamento applicate nella singola mansione, che non lasciano spazio a periodi di riposo fisico/mentale.

Tutto questo viene realizzato attraverso le metriche applicate come il TMC2, il tempo dato per svolgere la mansione e l'applicazione del WCM (World Class Manufacturing), sul come il padrone ti organizza il posto di lavoro: il tutto risulta nei fatti come una versione radicale del taylorismo.

Il lavoratore si organizza attraverso i suoi rappresentanti sindacali e sciopera, cioè applica un suo diritto, ma ora non può più farlo dal momento che tutte le regole, che vengono stabilite dall'azienda, vengono inserite in un "contratto di tipo nuovo", controfirmato da organizzazioni sindacali complici e applicato al singolo lavoratore attraverso la sottoscrizione dell'accordo al momento dell'assunzione; quindi tutti vengono ri-assunti - come nel caso FIAT - nella NEWCO e tutti firmano come si "sta" in azienda.

Naturalmente, se il tuo sindacato non firma quell'accordo, viene espulso dall'azienda: cioè esso non ha più l'agibilità, i suoi delegati non hanno più i permessi e l'azienda non trattiene i contributi sindacali, in sostanza tolgono di mezzo la rappresentanza.

Ma, tolto di mezzo il sindacato, i lavoratori possono creare ancora momenti di antagonismo collettivo! Allora ti faccio firmare la CLAUSOLA DI CORRESPONSABILITA' con conseguente impianto sanzionatorio, cioè la disciplina: non puoi recare danno all'azienda (esempio: lo sciopero che fa perdere la produzione) e si arriva al licenziamento.

Viene eliminata la contrattazione collettiva quale vincolo sociale che riconosce gli interessi dei lavoratori come non conciliabili e non subalterni a quelli del capitale.

A tutto questo vanno aggiunte le leggi: vedi ad esempio il Collegato Lavoro e tutte le leggi contro il lavoro fatte negli ultimi anni più quelle che verranno, ad esempio la limitazione del diritto di sciopero.

Il disegno è quindi autoritario: se le aziende sono sottoposte a questo, cosa ne sarà del resto della società?

La lotta dei lavoratori ha creato vincoli sociali attraverso contratti collettivi e diritti esigibili, financo lo stato sociale; ma l'involuzione della democrazia è oggi ben visibile, il disegno autoritario si estende all'intera società.

Il fascismo aveva nella carta del lavoro del 1927 la base della sua logica corporativa. Chiunque può leggerla: basta sostituire alcuni termini e interi capitoli sono, oggi, attualizzati e applicati.

Sempre Marchionne e, come lui, tanti - nel recente e più lontano passato - hanno sostenuto che la lotta di classe è finita: STA A NOI DIMOSTRARGLI IL CONTRARIO.

Commissione Sindacale
Federazione dei Comunisti Anarchici

20 aprile 2011