I sacrifici dei lavoratori non bastano mai
Sciopero ad oltranza dei lavoratori ATM Genova
Questo, in sintesi, il risultato dell'accordo tra AMT e sindacati del 7 maggio scorso:
"Un accordo che serve a tappare il buco di bilancio solo per un anno.
- Toglie ai lavoratori 5 giorni di ferie, integrativi per almeno 1.500 euro ed introduce i contratti di solidarietā.
- Conferma 230 esuberi fra il personale AMT.
- Non assicura nulla per il personale degli appalti creando altri esuberi in questo settore.
- Aumento delle proprietā immobiliari di AMT con conferimento di proprietā da parte del Comune.
- Il tutto finalizzato alla seconda privatizzazione di AMT." (fonte CUB Trasporti)
Per capire la preoccupazione e la rabbia dei lavoratori dell'AMT - in sciopero ormai da 3 giorni - e le dure forme di lotta che hanno scelto, bisogna mettersi nei loro panni.
I lavoratori dell'AMT di Genova sono stati traditi. Non sono bastati i sacrifici che hanno sostenuto per salvare l'azienda dal fallimento. Di nuovo, com'era prevedibile, si parla di privatizzazione.
Non č una novitā. In questo Paese, alla riduzione dei flussi di investimenti dal "centro" alle "periferie" per i servizi pubblici e sociali si risponde tradizionalmente con tagli, esternalizzazioni e privatizzazioni. Alle crisi delle aziende pubbliche si fa fronte solo con i sacrifici imposti ai lavoratori. Si arriva addirittura ad abbandonare a se stessi malati e disabili.
Ma ora, a Genova, i lavoratori hanno detto basta.
Sfidando le precettazioni, stanno facendo l'unica cosa che abbia senso fare in questa situazione: SCIOPERO AD OLTRANZA.
I lavoratori AMT - a cui si sono aggiunti quelli delle altre compartecipate ASTER ed AMIU - vanno sostenuti dalla collettivitā, che pure sta pagando un prezzo molto alto in questa vertenza. La lotta dei lavoratori di AMT contro la privatizzazione dell'azienda di trasporto urbano deve essere la lotta di tutti.
Dovrebbe essere anche la lotta di un sindaco e di una giunta comunale che avevano basato la loro campagna elettorale proprio contro le politiche di privatizzazione. Dovrebbero essere i primi ad alzare la voce contro il Patto di Stabilitā, recarsi in Regione ed a Roma per ottenere finanziamenti urgenti ed anche dimettersi, se del caso. Invece, ancora una volta, preferiscono prendere in giro i lavoratori ed i loro elettori, adeguandosi alla ragion di Stato e rimanendo incollati ai loro posti.
Noi sosteniamo incondizionatamente la lotta dei lavoratori AMT di Genova. Siamo stati e saremo sempre al loro fianco in piazza per la difesa dei loro salari, dei loro diritti e per la salvaguardia ed il rilancio della mobilitā pubblica.
AZZERARE CDA ED ENTI BILATERALI INUTILI, ABBATTERE I COSTI DELLA POLITICA E LE SPESE MILITARI, RINUNCIARE ALLE GRANDI OPERE NOCIVE PER L'AMBIENTE.
REINVESTIRE NEI SERVIZI PUBBLICI E SOCIALI E NELLA TUTELA DEL TERRITORIO.
Sezione N. Malara - Genova
Federazione dei Comunisti Anarchici21 novembre 2013