Il Primo Maggio
La prima reazione delle/gli anarchici di Chicago alla proclamazione da parte della Federazione dei lavoratori negli Stati Uniti e in Canada, dello sciopero generale per le 8 ore di lavoro il 1 Maggio 1886 era stato di giudicarlo insufficiente. Ma si resero successivamente conto della necessità di sostenere lo sciopero, in quanto furono capaci di vedere nella lotta per le otto ore non solo una semplice riforma, ma una profonda discontinuità.
Gli slogan che si riferivano a 8 ore di lavoro, 8 ore per il riposo e 8 ore di tempo libero, coinvolgevano in quest'ottica il bisogno di coloro che lottano di farsi carico della propria vita, di scegliere quale è senso del tempo, il lavoro e la vita sociale in generale. Per questo nella campagna dei primi mesi del 1886 i relatori principali furono anarchici, che pronunciarono i più ardenti discorsi contro l'ordine costituito e per la costruzione di una società di uguali, davanti a migliaia di scioperanti mobilitati.
La feroce repressione e la persecuzione da parte dello Stato cadde su proprio su coloro che si erano mobilitati in quei giorni lasciando diversi morti e imprigionando quelli che in seguito divennero noto come i martiri di Chicago.
L'attuale momento storico sembra lontano anni luce da quel 1886. "In questa fase il capitalismo ha raggiunto la globalizzazione senza precedenti. Ha esteso la sua politica neoliberista su gran parte del pianeta. Le sue organizzazioni internazionali agiscono con coerenza travolgente a beneficio di un piccolo gruppo di potenti, e per la frammentazione di ogni forma di resistenza. Distruggendo il mondo del lavoro, i legami di solidarietà, la vita sociale, la stessa situazione dei poveri..."
In questa fase di grande difficoltà dobbiamo costruire una strategia di rottura con il sistema di dominio, e per fare questo abbiamo bisogno di organizzare, in tutte le sfere della vita sociale una trasformazione radicale. In questo senso la costruzione di una forza capace di autogestione sociale è indispensabile se vogliamo sconfiggere la classe dirigente, per difenderci dai meccanismi economici e dalle istituzioni che ci opprimono rafforzando le gerarchie sociali di comando e obbedienza.
E' necessario costruire e partecipare a organizzazioni di classe che si oppongono al neoliberismo sempre più disumano, alla precarizzazione e alle forme di distruzione della vita sociale: non semplici riforme ma un ribaltamento della prospettiva di vita e di organizzazione sociale in nome della solidarietà, della partecipazione, della soggettività individuale e collettiva che è in costante disputa con il sistema capitalistico.
Il comunismo anarchico è la prassi storica degli oppressi, che si traduce nella costruzione di un progetto sociale che propone il primato della autogestione a tutti i livelli della vita sociale: questo è il percorso che abbiamo scelto per costruire un mondo senza dominio, per costruire questo orizzonte di libertà, e come i martiri di Chicago, come i tanti compagni e le tante compagne che nella nostra storia hanno dedicato la loro vita a questo, ora spetta a noi trovare il modo di impegnarsi in questa causa, qui e ora, e lottare per questo.
Federazione dei Comunisti Anarchici
1 maggio 2013