...Primi anni del secolo, macchinista ferroviere...

Licenziato Dante De Angelis per aver denunciato i rischi per la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri

 

Il licenziamento di Dante De Angelis è la prova che in ferrovia qualsiasi forma di opposizione sindacale non riconducibile direttamente a FILT - FIT - UILT - SMA - UGL - ORSA deve sparire insieme a chi la incarna. Sembra un'affermazione un po' forte ma basta dare un'occhiata al Codice etico del Gruppo FS per rendersene conto. Al personale FS non solo è vietato rilasciare dichiarazioni alla stampa ma anche esprimere le proprie opinioni con cittadini e viaggiatori ed anche utilizzare il web, scrivere sui blog e sulle liste di discussione. In teoria qualunque ferroviere potrebbe essere sottoposto a provvedimento disciplinare se anche scrivesse su internet. Possono rilasciare dichiarazioni solo gli addetti stampa del gruppo ed i rappresentanti sindacali che lo fanno al calduccio delle proprie sigle embedded... e questi ultimi normalmente non sono in produzione da decenni o sono addirittura pensionati.

Dopo aver recentemente approfittato del fatwa contro gli impiegati pubblici proclamato dal ministro Brunetta (i ferrovieri hanno evidentemente un doppio, singolare, status: privato o pubblico, a seconda delle convenienze padronali), licenziando in tronco 8 operai delle officine FS di Genova per irregolarità nella timbratura dei cartellini d'uscita, Trenitalia e tutto il Gruppo FS tornano ora allo "sport" che prediligono: il tiro al delegato rsu/rls ed al militante sindacale non omologato. Nell'imminenza della discesa in campo dei mitici privati, bisogna fare piazza pulita di ciò che resta dell'opposizione alla liberalizzazione delle ferrovie e degli effetti disastrosi che ha fin qui prodotto. Evidentemente il piatto è troppo ricco per un Paese che solo, in Europa, persegue tenacemente la politica dello smantellamento sistematico dei servizi pubblici, qualunque sia il colore del governo in carica.

Dante De Angelis paga ancora una volta la sua coerenza, il suo coraggio, il suo essere lavoratore, sindacalista di base e cittadino onesto e coscienzioso. Dobbiamo costruire intorno a lui la più ampia rete di solidarietà, anche internazionale, per sostenerlo in questa nuova e difficile battaglia. Per sostenere lui ma anche le lavoratrici ed i lavoratori FS, i cittadini utenti delle ferrovie di questo disgraziato Paese ed un diritto - quello di espressione del proprio pensiero - che dalle barricate di Parigi del 1789 è giunto sino a noi, scritto nella Costituzione italiana, ribadito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

I libertari, gli anarchici, i comunisti anarchici sanno storicamente esprimere altissimi livelli di solidarietà. L'FdCA, in particolare, è sempre
stata in prima fila nella difesa dei ferrovieri colpiti dalla repressione aziendale, alcuni anni fa, con sospensioni e licenziamenti. Anche in questo caso, la nostra Federazione metterà in campo tutte le energie e le intelligenze disponibili per sostenere Dante.

Costruiamo una grande mobilitazione sindacale e sociale a favore di Dante De Angelis.

Commissione Sindacale
FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI

19 agosto 2008