Roma, 4 novembre
Contro la
precarietà,
contro la clandestinità,
contro l’esclusione,
unità nei luoghi di lavoro, nei movimenti, nelle piazze
Il 2003 sarà ricordato come l'anno in cui il governo di destra guidato dalla Casa delle Libertà varò tre leggi che portavano in seno, ciascuna ed insieme, un progetto politico subdolo e devastante: quello della distruzione degli interessi collettivi collegati a diritti e tutele universali, per liberalizzare ulteriormente le regole del mercato, far prevalere l'individualismo, per ridurre il lavoro, la cultura e il diritto all'accoglienza a pura merce.
La legge 30 sul lavoro, la legge Moratti sulla scuola, la legge Bossi-Fini sull'immigrazione hanno prodotto in questi 3 anni nient'altro che precarietà e maggior sfruttamento nel lavoro, clandestinità e forme di schiavismo per i lavoratori immigrati, nuove gerarchie tra i lavoratori della scuola e anticipi di precarietà tra gli studenti. Forte è stata l'opposizione dei movimenti a queste tre leggi, forte la mobilitazione sociale per denunciarne l'impianto e gli obiettivi reazionari, per cercare di ingrippare la loro applicazione corrosiva nei contratti di lavoro, negli istituti scolastici, nei permessi di soggiorno per gli stranieri.
Oggi il governo di destra non c'è più, ma il segno lasciato con queste tre leggi definisce ancora gli orizzonti ed incide sulle relazioni industriali, sulla formazione, sulla vita dei lavoratori immigrati.
I movimenti hanno chiesto l'abrogazione di questa legislazione, l'attuale governo ha risposto con la tattica del "cacciavite": via qualche pezzo, ma si mantiene l'impianto. Un impianto ancora e nettamente neoliberista, caro alla Confindustria ed alla Unione Europea,
Altrimenti solo e ancora l'inferno dei CPT.
Astruse distinzioni sul lavoro subordinato o a progetto nei call-center, le promesse di eliminare la somministrazione dello staffleasing ed il lavoro-a-chiamata, gli accordi sindacali sull'apprendistato non intaccano affatto la precarietà, anzi la legittimano.
Prevedere un piano di assunzioni per la scuola mentre si punta al taglio delle classi rinnova quell'esercito di riserva che sono i precari a spezzoni dell'istruzione. La norma dello sponsor per il lavoratore straniero è la legittimazione del caporalato e della precarietà/clandestinità a vita per chi non "saprà" trovarsi un'agenzia che lo "traghetta" in Italia.
Contro tutto questo e per un'altra strada verso la generalizzazione del lavoro a tempo indeterminato e dei permessi di soggiorno, per il rilancio della scuola pubblica, si era espressa l'assemblea di Roma dell'8 luglio, composta in gran parte da organismi di base, associazioni e collettivi di lavoratori precari. Quella proposta di unità va mantenuta e rafforzata: per ri-costruire un movimento autonomo che sappia fare a meno delle mire egemoniche sulla piazza e degli opportunismi di apparato. Un movimento che non si aspetta nulla dalle dimissioni di un ministro o dalle sterili polemiche tra sigle e leader sindacali. Per costruire un'opposizione sociale reale al governo dell'Unione, senza condizionamenti, occorre intraprendere un percorso di indipendenza e di autonomia dei lavoratori e dei loro organismi collettivi, occorre chiamare alla mobilitazione le componenti sindacali che esprimono un sindacalismo conflittuale legato alla base nei luoghi di lavoro e nel territorio, le organizzazioni politiche che hanno a cuore lo sviluppo dell'autonomia dei movimenti e la loro capacità di auto-organizzazione. Per chi non ha governi amici o partiti amici nel governo, né ministri da dimissionare né partiti di riferimento da rimbrottare o difendere, la vera posta unitaria in gioco è duplice:
Per queste ragioni la Federazione dei Comunisti Anarchici parteciperà alla manifestazione di Roma del 4 novembre ed invita i lavoratori e le lavoratrici antiutoritari/e, libertari/e, avversari dei verticismi e attori consapevoli della politica e della lotta autogestita, a costruire insieme, a partire dal 4 novembre e dallo sciopero generale del 17 novembre, un ampio movimento capace di combattere le politiche neoliberiste del governo.
FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI
31 ottobre 2006
Alcuni immagini dalla manifestazione del 4 novembre: