Comunisti Anarchici e Amigos de Durruti nella rivoluzione spagnola

di Pier Francesco Zarcone

 

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Sulla rivoluzione spagnola esiste una sterminata bibliografia, con studi delle più varie tendenze che hanno ricostruito ed esaminato da tutte le possibili angolazioni questa pagina epica della storia delle rivoluzioni sociali del secolo scorso. E allora, perché il presente lavoro? Certo non per incrementare il catalogo della collana, ma per motivi alquanto più seri. Il fatto è che da parte di certi ambienti della sinistra di origine marxista e trotzkista, nell'usuale quadro della prassi "entrista", si va sviluppando un tentativo di riconfezionare la teoria libertaria, in senso para-umanista e non di classe, che la diluiscono per farla coesistere con gestioni autoritarie in modo da convertire - mediante un'ardita operazione dialettica - la tesi nella sua antitesi.

 

Questo scritto non ha certo l'intento di assumere la difesa d'ufficio delle scelte e di certi successivi comportamenti che non sono stati comunque degli anarchici e dell'anarchismo spagnolo bensì di esponenti ed apparati anarchici ed anarcosindacalisti di Spagna. Se ne può dare benissimo un giudizio negativo senza per questo trarre certe conclusioni strumentali. La tragica epopea spagnola vide coinvolti tutti i soggetti politici dell'epoca (borghesi di centro/sinistra, comunisti stalinisti, trotzkisti, comunisti dissidenti del POUM, anarchici di varia tendenza). E dagli errori attribuiti a certi settori dell'anarchismo spagnolo non risultano certo immuni gruppi che sostenevano di essere ben più rivoluzionari degli anarchici e che - insieme ai loro pallidi epigoni di oggi - li consideravano portatori di posizioni ed ideologie piccolo-borghesi.

 

COMUNISTI ANARCHICI E AMIGOS DE DURRUTI NELLA RIVOLUZIONE SPAGNOLA
di Pier Francesco Zarcone

 

Editore Samizdat
€10,00