Partito Anarchico Italiano

Assemblee Nazionali del PAI

 

Risoluzioni e indicazioni

Dai risultati del dibattito scaturito dal nostro documento interno pubblicato del novembre 1988 e posto al dibattito nel movimento comunista anarchico e libertario nel marzo 1989, in particolare si è fatto riferimento alla scadenza unitaria del 30 aprile 1989 a Cremona e all'informativa con FCLL e Segreteria UTCL/OSL del 1 luglio a Genova, i compagni del PAI riuniti hanno approvato le seguenti indicazioni di massima.

a) Inquadrando queste scelte all'interno di una situazione politica in movimento e sempre più articolata abbiamo voluto dare sintesi politica al nostro dibattito concretizzando le ipotesi proposte nel documento.

Riteniamo che nella fase attuale sia indispensabile un nostro inserimento nel movimento alternativo così come si sta sviluppando in Italia attorno all'ipotesi "Arcobaleno" nella sua prospettiva più larga di ipotesi pluralista su contenuti eco-pacifisti e libertari.

Questo si inserisce nella nostra ipotesi di superamento dei vincoli della sinistra comunista e del polo comunista libertario in Italia, portando al nostro inserimento come singoli compagni all'interno di questo movimento.
Questa scelta deriva dall'impossibilità oggi per le forze comuniste anarchiche di proporsi come riferimento per le lotte sociali e dei lavoratori.

Vogliamo con questo dare avvio alla nostra proposta contenuta nel documento e definita come "ritrovare lo slancio malatestiano" per articolare una nuova fase di sviluppo e di allargamento delle tematiche libertarie nella società italiana.
Questo percorso militante e di elaborazione crediamo porti ad una cristallizzazione di nuovi riferimenti politici ed organizzativi per il movimento, nonché ad un rinnovato ruolo degli anarchici italiani sul piano politico e sociale.

b) Da questa scelta di carattere strategico non deriva il superamento della sigla e dell'organizzazione PAI, che resterà di riferimento e di indirizzo per chi contribuirà al dibattito e alla riflessione sui temi del movimento libertario, da qui si prospetta una fase di nuove aggregazioni che amplino di fatto i contenuti e le condizioni che portarono alla costituzione del Pai nel 1980.

Cercheremo quindi di agevolare in questo modo una prospettiva di riaggregazione del movimento libertario su nuove basi politiche e con una prospettiva di massa.

L'obiettivo dell'alternativa libertaria così come si sta formulando a livello europeo rimane per noi centrale, sia a livello di prospettiva politica che di tensione aggregativa all'interno del movimento libertario.

Il Pai manterrà come strumenti di informazione sia il bollettino Crescita Politica che Pai-notizie, continuando il proprio lavoro sull'individuazione di campagne nazionali che richiedano una presenza militante dei libertari; demanda a livello territoriale l'articolazione all'interno del progetto verde-arcobaleno, sui temi pacifisti, della non violenza e antirazzisti.

(...)

Partito Anarchico Italiano

Luglio 1989


(originale cartaceo presso l'Archivio storico della FdCA di Fano.)