2° CONGRESSO
Federazione dei comunisti anarchici
Cremona, 1-2 novembre 1986
MOZIONE I
Storia della FdCA e valutazione critica del progetto tattico effettuato nel precedente congresso e nella valutazione critica della sua esecuzione
La storia della FdCA è la storia della progressiva elaborazione di un progetto comunista anarchico autonomo dal resto del movimento anarchico, capace di porsi come soggetto politico indipendente.
Il nostro progetto nacque intorno al 1969 dalla sintesi innovativa tra le due idee proprie del movimento politico studentesco e del movimento dei Consigli di quel periodo e quelle del movimento anarchico, soprattutto di quelle della FAI.
Lo stato permanente di tensione politica ideale e di lotte sociali che contraddistinse gli anni tra il 1969 ed il 1977 favorì il costituirsi di un nucleo organizzato ed autonomo di comunisti anarchici sulle tesi (teoria e strategia di fondo), che ancora oggi contraddistinguono la nostra organizzazione.
Dopo il 1977, da una parte il progressivo mutamento del quadro economico e politico ed il fenomeno della radicalizzazione della lotta politica in senso militare di una parte della sinistra rivoluzionaria e dall'altra quello del riflusso al privato dell'altra parte della sinistra rivoluzionaria provocarono la sconfitta del progetto spontaneo di rivolta nato nel 1968 ed un calo enorme della forza politica rivoluzionaria. Anche la nostra organizzazione fu soggetta a questi sconvolgimenti, ma riuscì sia a conservare la propria esistenza, sia a sviluppare per la prima volta nella storia dei comunisti anarchici, un progetto organico di strategia politica autonomo, nonché ad abbozzarne uno di tattica politica.
Il periodo intercongressuale ha visto l'organizzazione impegnata, con grande difficoltà, nella realizzazione del progetto tattico predisposto.
In particolare:
Il Congresso rileva come le carenze strutturali denunciate nella realizzazione del progetto tattico risiedono nella sottoutilizzazione delle potenzialità dell'organizzazione ed in un ancor precario sistema di comunicazione e veicolazione delle informazioni, delle proposte politiche e del dibattito interno, a cui il Consiglio dei Delegati non ha potuto sopperire del tutto.
Viceversa sono da considerare come positivi i seguenti risultati:
(approvata all'unanimità)