2° CONGRESSO
Federazione dei comunisti anarchici
Cremona, 1-2 novembre 1986
MOZIONE III
Analisi soggettiva della FdCA e variazione della struttura interna dell'organizzazione fino al prossimo congresso
Attualmente le capacità propositive della nostra organizzazione a livello locale sono quelle che le sezioni o i singoli militanti hanno in quanto punti di riferimento della lotta di classe e non in quanto organizzazione; a livello nazionale le capacità propositive sono quelle legate alla diffusione della nostra proposta tattica ed alla eventuale convergenza di altri su questa.
Ciò è meno di quanto potremmo realizzare.
Questa situazione si è venuta a creare sia grazie agli errori politici che noi abbiamo commesso, sia a causa della difficile realtà politica che abbiamo di fronte e che dovremmo affrontare con meno illusioni.
Il numero scarso impone di non disperdere le forze in mille rivoli, ma di concentrarle su pochi, chiari obiettivi.
Nonostante tutto ciò, è indubbio che la FdCA rappresenta l'unico progetto politico comunista anarchico nell'ambito della sinistra che merita quanto meno di essere pubblicizzato e poi discusso ed anche di essere sottoposto a verifica pratica.
Pertanto l'obiettivo tattico che ci poniamo è duplice: rafforzarsi e raccogliere e coagulare i consensi.
1) Consolidarsi oggi significa:
Per fare ciò la Segreteria Nazionale sarà la struttura operativa e decisionale per raggiungere questi obiettivi. Rimane inteso che la questione della proprietà della sede di Cremona deve essere discussa tra i compagni di Cremona e la Segreteria, ma la soluzione deve essere accettata da tutta l'organizzazione. Rimane inteso che lo statuto legale sarà discusso e deciso fra avvocati, notai e Segreteria, ma deve essere vistato e approvato, tramite referendum a maggioranza assoluta (o in mancanza dal prossimo Congresso) dell'organizzazione.
2) Raccogliere e coagulare i consensi oggi significa prima di tutto pubblicare la tattica integralmente; dal punto di vista pratico si perseguiranno i seguenti obiettivi:
Per uscire dalle strettoie di un dibattito sterilmente limitato al nostro interno, sia pure qualitativamente ineccepibile; per uscire dalle strettoie di un movimento anarchico e libertario senza voce qualificata e non settaria, bisogna produrre una rivista aperta a tutti i contributi, anche di dissenso rispetto a quelle che sono le nostre idee di oggi, purché di qualità.
Una rivista, comunque, che non può che essere, almeno all'inizio, una iniziativa con caratteristiche di precarietà, di sperimentalità e di rischio di insuccesso.
Si dà mandato alla Commissione Stampa & Propaganda di presentare un progetto di fattibilità della rivista al Consiglio dei Delegati.
I convegni di studio saranno organizzati uno dal nucleo sud dell'organizzazione sulla questione meridionale ed uno dalla sezione di Cremona sul nucleare.
Il progetto della rivista non significa trascurare la possibilità di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di realizzare a medio termine un vero e proprio "organo d'organizzazione", che il Congresso giudica ovviamente il più possente strumento politico di propaganda la cui praticabilità o meno discende esclusivamente dai fattori soggettivi derivanti dalle nostre capacità ed oggettivi relativi a costi e problemi di natura tecnica.
Vista la relazione della Segreteria Nazionale sul funzionamento delle strutture di organizzazione, il Congresso decide di affidare alla Segreteria i compiti della Commissione Organizzativa, di attivare la Commissione Stampa & Propaganda e di istituire una Commissione per la sistemazione delle Tesi composta da due militanti.
(approvata all'unanimità)