Una lettera al ministro Maroni sulla dignità degli anziani e delle "badanti"
O scrisoare ministrului Maroni despre batrini si badante
Nota: Questa lettera è stata inviata prima che, in tutte le province italiane, venisse promulgata la circolare sull'accettazione delle richieste di assunzione di lavoratori extracomunitari. Tutti hanno tirato un sospiro di sollievo alla notizia che si poteva spedire la richiesta per posta, e non con le solite file di notte, e che il reddito minimo del richiedente era stato abbassato per la richiesta di una badante (ora basta avere un reddito mensile pari al doppio dello stipendio corrisposto). Resta il fatto che in ogni provincia il volume delle richieste non è stato evaso se non in minima parte, e che per molte nazionalità, lo Stato ha imposto quote capestro che rendono praticamente impossibile assumere la persona richiesta. Un esempio: alle 8.01 del 3 febbraio sono state inviate alla Direzione provinciale del lavoro di Pesaro oltre 70 raccomandate, e così via ogni minuto successivo...ma la quota di ingresso per lavoratori moldavi è di 14 persone...in tutto! Gli accordi particolari dello Stato con i paesi extracomunitari decidono chi entra e chi no. I ripescaggi di quote accantonate o inevase...aiuteranno chi può (chiesa cattolica in primis) a far accettare in Italia come lavoratore qualche altro "fortunato".
20/01/2005
Signor ministro,
c'è una nonnina di 90 anni nel mio condominio che ha con lei una badante, una ragazza che dorme lì e l'accudisce e che lei considera come una figlia.
Qualche settimana fa ho letto un articolo nel quale Lei dichiarava che non avrebbe firmato nessuna sanatoria per permettere a tutte le badanti che lavorano in nero di poter essere messe in regola, e mi ha stupito molto una sua frase che veniva riportata: diceva che secondo lei questo genere di lavoro lo dobbiamo fare noi italiani.
Come è possibile che trovi una persona che l'aiuti, che dorma lì, e che sia italiana, per meno di 1000 euro? E soprattutto, con la sua pensione, come fa a pagarla? Io credo che la sua dichiarazione sia uscita da qualche altra parte del corpo che non fosse la testa perché sicuramente lei sa meglio di me che in Italia non c'è un mercato del lavoro tale da far trovare persone disposte a dormire fuori dalla loro casa, ed a prendersi la responsabilità di un'anziana, per meno di 1000 euro. Ora, io sto parlando di anziani che giustamente vogliono continuare a vivere nella loro casa. Ma se Lei le suggerisse di andare a vivere in ospizio, sarebbe anche peggio. Vi sono rette alte, spesso viene chiesto alle famiglie di dare a queste strutture private tutti i beni immobili dell'anziano. E in cambio poi di cosa? Di una esistenza in luoghi vuoti dei propri affetti e dei propri ricordi.
Forse il suo "consiglio" è frutto dell'avversione che ha il suo partito per quelli che voi chiamate "stranieri" che abitano in Italia, tanto che spesso vi sentite "invasi" da persone che in realtà sono qui solo per lavorare. Io ho conosciuto in questi anni tante persone piene di volontà, e di curiosità per le abitudini del nostro paese, e Le assicuro che non mi fa piacere sapere che tante badanti, che accudiscono gli anziani (i "nostri" anziani come direbbe lei) sono costrette a vivere murate in casa per paura di essere cacciate dalla polizia, e non hanno diritto a un' assicurazione per il lavoro, a farsi un libretto di risparmio o un conto corrente, alla assicurazione sanitaria.
E' strano che sia stata inventata una nuova parola, "badante", per un mestiere tanto importante ma che ancora non viene legittimato pienamente.
Ho saputo che esistono questi "Flussi" che il suo governo apre ogni tanto per permettere a persone "straniere" di avere il permesso di lavorare in regola in Italia, e che le date di questi "Flussi d'ingresso" sono attese come l'avvento.
Una signora ben informata inoltre mi diceva che per assumere una badante il governo ha stabilito che la richiedente possieda un reddito familiare superiore ai 45mila euro! Non le sembra eccessiva questa cifra? Le pare che un pensionato abbia un reddito da parlamentare?
Insomma, io non capisco queste limitazioni e questo voler negare la dignità e un lavoro alle "badanti", che spesso vengono nel nostro paese per emanciparsi economicamente (e sono magari diplomate o laureate), e che volentieri imparerebbero un mestiere alla luce del sole.
Non approvo che il suo Governo voglia limitare la libertà delle persone, che secondo me dovrebbero in qualsiasi momento essere libere di assumere chi vogliono: anzi, una società giusta dovrebbe mettere le sue risorse per aiutare gli anziani a restare autonomi qualora la loro pensione non fosse bastante. E quindi non solo regolarizzare le badanti ma aumentare gli assegni di accompagnamento o aiutare coi contributi queste lavoratrici. Ora forse mentre scrivo Lei avrà già deciso il numero dei "Flussi" del 2005, numero che tutti attendono come un terno al lotto. Poi si scatenerà la corsa a fare file, chissà con quali nuove regole: file di notte? File alla posta? Viaggi alle ambasciate? Ma questo non è il modo giusto di fare le cose, lo sappia, signor ministro. Non è giusto che per il comodo dei potenti ci siano sempre i soldi, e leggi comode e che per la dignità dei lavoratori, di qualsiasi razza essi siano, ci siano sempre leggi strette.
E questa signora di 90 anni intanto cosa fa? Spera che la sua badante rimanga con lei, perché ormai si conoscono e fidano l'una dell'altra, ... e le manda a dire che se proprio deve essere un italiano a cambiarle il pannolone, può sempre andare Lei, con rispetto, quando ha tempo.
"Una condomina."