STRATEGIA DI FONDO
Ex-U.R.S.S. e Cina
Dalla Strategia di Fondo sono state espunte le Tesi su URSS e Cina, come transizioni scorrette al comunismo. Infatti allorché queste tesi vennero scritte il modello di Stato pianificato appariva molto efficace. Da un lato esso rappresentava per moltissimi movimenti di lotta all'interno dei sistemi capitalistici e per altrettanti movimenti di liberazione nazionale dei paesi colonizzati un riferimento pratico ed ideologico che veniva identificato semplicemente con il Comunismo. Dall'altro, anche all'interno del movimento anarchico c'era chi, enfatizzando l'efficienza mitizzata di uno Stato onnipresente, vedeva nel modello sovietico addirittura quello vincente, che avrebbe imposto le proprie regole anche al capitalismo tradizionale; ne discendeva l'esigenza di individuare nel muovo assetto sociale dei paesi a comunismo reale il vero ed unico nemico da battere. Occorreva allora politicamente fare giustizia sia del mito del comunismo incarnato, sia con la presunta perfezione della tecnoburocrazia.
Il tempo ci ha dato ragione: il modello sovietico è imploso su se stesso, per ragioni principalmente economiche e perché la burocrazia aveva scarsa capacità di esercitare un vero controllo sul sistema. La Cina sta sperimentando una transizione al capitalismo nella forma più selvaggia, senza per questo effettuare il passaggio ad un assetto politico da democrazia occidentale, mantenendo anzi un rigido centralismo burocratico. La tecnoburocrazia non ha vinto e quella occidentale che doveva assumere i connotati di quella sovietica, ha ricalcato invece le vie della più tradizionale storia dei capitani d'industria e del loro sistema di classe. I miti di un comunismo inverato (URSS, Cina, Albania, Cuba, ecc.) stanno scomparendo dall'orizzonte della lotta di classe (in contemporaneità, però, con il suo affievolirsi), rivelatisi per quello che erano: nuovi strumenti di oppressione e sfruttamento.
Oggi il necessario chiarimento politico di allora non ha più pregnanza, ma resta invariato il valore di ricerca che questi tesi hanno rappresentato nel costruire una teoria politica generale per i comunisti anarchici: il loro non è solo un valore storico, ma rappresenta anche e soprattutto il risultato di un metodo di analisi e di un'impostazione ideologica che restano attuali e forieri di nuove ricerche per disvelare le forme mutevoli che il potere assume, senza perdere le sue caratteristiche.
(documento assunto al 7° Congresso della F.d.C.A. del 2006)
A partire dal 7° Congresso FdCA del 1 ottobre 2006, questo documento sostituisce: Rapporti sociali in U.R.S.S. e Cina.